Accusato di omicidio per errore in intercettazione: assolto Francesco Pannace
La Corte d'Appello ha chiesto l'assoluzione per Francesco Pannace, trentacinquenne precedentemente condannato all'ergastolo (QUI), in primo grado, come presunto esecutore materiale dell'omicidio di Carmelo Polito (QUI).
A distanza di 11 anni dal fatto di sangue (QUI), gli avvocati difensori di Pannace sono riusciti a far riaprire l'istruttoria riguardante un'intercettazione, per via di un presunto errore nelle trascrizioni.
Nelle trascrizioni agli atti, infatti, sarebbe stata riportata la frase "Hai saputo? Mi hanno incastrato per l'omicidio Polito", mentre in realtà Pannace, parlando con un'altra persona, avrebbe detto "Hai saputo cosa si dice in giro? Che mi hanno incastrato per l'omicidio Polito".
Variazione apparentemente minima, ma che ha permesso di aggiungere un'elemento di novità che ha portato alla riapertura dell'istruttoria.
Inoltre, gli avvocati difensori di Pannace - Giuseppe Alvaro e Giovanni Puteri - hanno ribadito delle "evidenti discordanze" tra le dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia, e rimarcato l'effettiva assenza di prove: il delitto infatti si consumò presso un'autofficina, per mano di due persone che agirono con il volto coperto. La scarsa qualità delle immagini non ha mai permesso un riconoscimento diretto.