Pnrr: situazione in Calabria simile alle altre regioni, dall’Ue ci vuole più flessibilità
La situazione in Calabria rispetto al Piano nazionale di ripresa e resilienza è, più o meno, quella che c’è in tutte le Regioni: il blocco dei cantieri dovuto al caro energia e al caro materie prime. “Questa è una circostanza che l’Europa deve approfondire”.
Se ne è detto certo il presidente della Regione Calabria, intervistato oggi da SkyTg24.
Occhiuto, ai microfoni del network nazionale, ha difatti parlato anche di Pnrr ribadendo come quest’ultimo sia stato preparato prima della guerra e prima del caro materie prime.
“Adesso l’Europa deve avere la capacità di reagire con immediatezza alle sfide che ha davanti” ha sottolineato il governatore dicendosi anche contento che altri paesi abbiano ora condiviso le richieste avanzate dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ovvero di una maggiore flessibilità nella spesa o nei tempi di realizzazione degli interventi del Pnrr, cosa “che molti in Italia affermavano fossero impossibili a farsi, come se il Pnrr nelle sue regole fosse un dogma” ha sbottato.
“Quindi, una volta tanto – ha affermato ancora il presidente della Regione - l’Italia riesce a mettersi alla guida anche in Europa di processi che fanno migliorare le decisioni che l’Ue deve prendere. Noi non avremmo potuto superare la pandemia senza l’aiuto delle istituzioni europee, non avremmo rimesso in moto l’economia dell’Unione senza un atteggiamento diverso da parte delle istituzioni europee rispetto a quello che avevamo conosciuto negli anni precedenti la pandemia”.
Secondo Occhiuto, quindi, l’Europa avrebbe recuperato credibilità ma, ha però puntualizzato il governatore, “non deve perderla ora, non deve ritornare ad essere l’Europa intransigente e lontana dai temi che riguardano lo sviluppo. Credo che affermare queste necessità, e farlo con decisione e rispetto delle istituzioni europee come ha fatto il nostro premier, fa bene all’Ue oltre che all’Italia” ha così aggiunto Occhiuto.
REGIONI SIANO PROTAGONISTE
Continuando la sua analisi, il governatore ha sottolineato come le Regioni non siano state protagoniste nella stesura del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e che non lo siano nemmeno ora nella fase di gestione e di attuazione: “molte volte - ha detto - fanno semplicemente gli aggregatori di iniziative che però vedono beneficiari i Comuni”.
Per Occhiuto, invece, “un presidente di Regione dovrebbe avere una visione dello sviluppo complessivo del suo territorio, e questa visione la dovrebbe realizzare attraverso le risorse, nel nostro caso, del fondo di sviluppo e coesione, ma soprattutto del Pnrr”.
Quindi, non coinvolgere i governatori forse è stato un errore” ha puntualizzato augurandosi “si possa recuperare nella fase di attuazione del Pnrr”.