Al via “Scirocco, e-venti di inclusione”, il progetto Aprustum per i detenuti di Castrovillari

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Promuovere la cultura teatrale e visiva presso i detenuti, accorciando la distanza fra il dentro e il fuori, è l’obiettivo che si propone l’associazione culturale Aprustum con il progetto “Scirocco, E-Venti di inclusione”, sviluppato in collaborazione con la Casa Circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari.

Il progetto, articolato in tre parti, si svolgerà nel mese di dicembre e vedrà i detenuti impegnati in diversi eventi teatrali, formativi e di workshop. All’interno della Casa Circondariale si svolgerà attività laboratoriale con i detenuti finalizzata ad una messa in scena finale destinata agli ospiti della casa e verranno ospitate produzioni esterne: “Luce di balena, un padre e un figlio alla ricerca di Moby Dick" da Herman Melville e “AD10S, splendori e miserie nel gioco del calcio”.

“Questa attività laboratoriale – spiega il regista Casimiro Gatto, curatore del progetto - prevede che la parte dedicata alla recitazione sia integrata da lezioni di professionisti sulle tecniche della fotografia di scena teatrale e sulle tecniche di ripresa video degli spettacoli. Ci sarà inoltre spazio per un focus di approfondimento sulla storia e il lavoro svolto dalla Compagnia della Fortezza di Volterra, il primo centro di teatro e carcere in Italia”.

A tal proposito saranno proiettati gli spettacoli “I negri” da “Les Nègres” di Jean Genet, “I pescecani ovvero quello che resta di Bertolt Brecht” e “Anime salve”, una puntata speciale de I dieci comandamenti di Domenico Iannacone dedicata ad Armando Punzo, fondatore della “Compagnia della fortezza” che l’anno prossimo festeggerà i primi trentacinque anni di attività.

Le basi per questo progetto sono state poste da Aprustum nel febbraio scorso, quando ha preso il via il laboratorio teatrale a cui hanno partecipato attivamente e creativamente due particolari categorie di detenuti, i sex offenders e i protetti.

“Scirocco, E-venti di inclusione può essere occasione per sviluppare e stabilizzare una realtà che ha ottenuto un ottimo riscontro - conclude Casimiro Gatto - e colgo l’occasione per ringraziare tutta la dirigenza, nella persona del neo direttore dott. Galati e dell’ex direttore dott. Giuseppe Carrà, il personale dell’area del trattamento e sanitaria e il corpo di polizia penitenziaria per la proficua collaborazione e disponibilità”.