Gerace. Integrazione sociale, continua la sfida di “Maternità e Sacralità 3-Le offese dell’amore”
La sfida che “Sacralità e Maternità 3 – Le offese dell’amore” è quella di uscire allo scoperto, evadere dalle quattro mura espositive di contenitori come palazzi della cultura, case comunali, spazi espositivi e fruire fra la gente in quanto è stata la manifestazione simbolo dell’integrazione sociale del 2022.
“Maternità e Sacralità 3”, infatti, è l’evento artistico culturale che segue la seconda edizione svolta l’anno scorso presso i Comuni di Gerace, Siderno, Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica, Locri, Roccella in collaborazione con la Casa Circondariale di Locri e la Consulta delle Associazioni di Gioiosa Jonica, patrocinata dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, ideata da Carmela Salvatore e Ilenia Ritorto, presidente e vice presidente dell’Associazione Culturale Arteterapia Zefiroart.
“Esportare, portare fuori Maternità e Sacralità 3 non è cosa da poco - afferma Salvatore Galluzzo, assessore alla Cultura del Comune di Gerace - Maternità e Sacralità 2 è stato un grande evento, oggettivamente, era da anni che a Gerace non si realizzava un’esposizione pubblica, una mostra di questo tipo”.
“Il 2022 - evidenzia - è stato per Gerace un anno pieno di coincidenze artistiche: l’evento innovativo culturale ideata dall’Associazione Tabula Rasa di Attilio Spanò e la Mostra d’Arte Contemporanea ‘Art Rizoma’ realizzata dalla fondazione Guglielmo con la collaborazione del Comune di Gerace e la Deputazione della Cittadella Vescovile di Gerace”.
Ma un grande merito Galluzzo sostiene debba essere riconosciuto a “Maternità e Sacralità 2” che ha fatto da apripista alla stagione culturale del 2022 della Città di Gerace, “evento molto interessante anche per la funzione che ha rivestito è cioè di una sfida, nel senso che all’inizio non riuscivo ad identificare esattamente quale contenuto dare all’evento e d’intuito mi sono fidato ed affidato all’ideatrice del progetto, non avendo ancora chiaro il senso di tutto”.
“Strada facendo – prosegue l’assessore - ho preso coscienza del significato e dell’importanza altamente sociale di “Maternità e Sacralità 2” e cioè del fatto che i detenuti della Casa Circondariale di Locri possono, attraverso l’arte, esprimere la loro libertà, uscire fuori dalle quattro mura, per me è stato qualcosa di eccezionale”.
“Vorrei suggerire all’Associazione Arteterapia Zefiroart qualcosa, riguardo l’edizione di Maternità e Sacralità 3, ovvero – spiega -quello di dare maggiore valore agli artisti locali. Gli artisti locali, spesso e volentieri, sono schiacciati dai grandi nomi, dai grandi eventi che si svolgono nella Jonica, probabilmente, da quei paesi che a stento hanno dato importanza a Maternità e Sacralità 2 quasi snobbandola. Allora la scoperta, non la riscoperta, ma la scoperta dei nostri artisti può essere una nuova chiave di volta per lo sviluppo del nostro territorio e non è retorica la mia!”.
“Se noi concentriamo nel valorizzare la nostra terra anche il valore del fare cultura – conclude Galluzzo - costruiremo un meccanismo che attuerà un cambiamento sostanziale anche nella mentalità del nostro territorio. Quindi, il merito di Sacralità e Maternità 2 aldilà della bellezza, è stato quello di riprendere un discorso che si era interrotto anni prima, e che nessuno aveva più avuto il coraggio di ripristinare. L'input è stato Maternità e Sacralità 2 che effettivamente ha rilanciato la sfida. Non possiamo quindi tirarci indietro, Maternità e Sacralità 3 ci piace, ci piace anche la tenacia con la quale la Zefiroart la propone alle amministrazioni”.