Lavigna (Fp Cgil Area Vasta): naufragio nel crotonese, “grazie ai colleghi dei vigili del fuoco”
Continuano le ricerche da parte dei vigili del fuoco del comando di Crotone da quella maledetta mattina del 26 febbraio (QUI): “Arrivati sul posto per una chiamata di assistenza a sbarco profughi, come capita spesso dalle nostre parti, i miei colleghi” dice il Coordinatore della Fp Cgil Area Vasta Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, il Capo Squadra Francesco, “si sono ritrovati davanti una tragedia immane, corpi straziati sparsi sulla spiaggia, altri ancora in mare, da quel momento senza sosta si continua a lavorare su tutto il tratto di mare della zona interessata e anche oltre”.
Il comando provinciale dei vigili del fuoco di Crotone è infatti presente da quella mattina a Steccato di Cutro, nel crotonese, con un mezzo UCL (Unità di Crisi Locale), una sala operativa mobile che raccoglie i dati di tutto quello che succede e che rimane fissa sul posto 24 ore al giorno con un operatore del Corpo che coordinano il lavoro di chi sta in acqua con mezzi nautici, gommone e moto d’acqua, mentre continuano le ricerche.
Lavigna, che è giunto sul luogo nella stessa giornata della disgrazia, vuole fortemente ringraziare i suoi colleghi per il lavoro svolto soprattutto nelle prime ore del giorno, quando la scena era veramente agghiacciante.
Lo stesso coordinatore racconta come i suoi colleghi vigilfuogo non abbiano esitato ad andare in acqua “anche se il mare era in burrasca e le onde superavano i due metri, ritrovarsi a tirare fuori corpi di bambini della stessa età dei propri figli, non è una cosa che si dimentica facilmente”.
“È il nostro lavoro e - aggiunge - lo facciamo con il cuore, quello che agli altri sembra straordinario per noi vigili del fuoco è ordinario e può capitare in qualsiasi ora del nostro giorno di servizio, ma in questo caso l’impatto emotivo è stato forte”.
I primi ad essere intervenuti sono stati colleghi del distaccamento di S. Anna “che dopo aver capito l’entità della tragedia - spiega ancora il Capo Squadra - hanno immediatamente allertato la sala operativa per attivare i soccorritori acquatici del comando vigili del fuoco di Crotone, da quel momento senza pausa chi c’era in zona si è subito reso disponibile all’eventuale chiamata”.
“Si stanno alternando sommozzatori, soccorritori acquatici, in acqua mentre a terra con la sala operativa mobile altri colleghi che si occupano di tracciare le zone di ricerca effettuate e quelle ancora da effettuare per non lasciare inesplorato neanche un centimetro e cercare di riportare purtroppo più corpi a degna sepoltura”, conclude Francesco Lavigna