Omicidio Tramonte e Cristiano. Dopo 32 anni depositata istanza per riaprire le indagini
La Fondazione Trame e l’Associazione Antiracket Lamezia ALA, insieme ai familiari delle vittime, hanno depositato presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, all’attenzione del procuratore capo Nicola Gratteri, l’istanza di riapertura delle indagini relative all’attentato terroristico-mafioso che si è consumato nella città della Piana nel 1991.
La richiesta ha dato seguito all’appello lanciato in occasione del trentennale della tragica uccisione di Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, vittime innocenti di ‘ndrangheta.
Le due associazioni si sono fatte portatrici di un’esigenza sentita, ancora oggi, da gran parte della comunità lametina che ha deciso di sostenere, seppur in modo simbolico, la riapertura delle indagini attraverso la sottoscrizione della petizione su Change.org, all’indirizzo https://www.change.org/p/al-presidente-della-repubblica-sergio-mattarella-al-ministro-della-giustizia-marta-cartabia-al-pro-riapriamo-le-indagini-per-francesco-e-pasquale-vittime-innocenti-di-ndrangheta-a-lamezia, firmata online da centinaia di persone , circa mezzo migliaio, e ai banchetti allestiti durante le edizioni del Festival Trame del 2021 e del 2022.
“La strage senza giustizia – recita l’appello - rappresenta un attacco alla Città vivo e presente, un colpo alla democrazia mai affrontato: il 24 maggio 1991 sono vittime due giovani lavoratori innocenti, il 24 maggio le vittime sono tutti i lametini, schiacciati dall’indolenza e dall’ignavia che hanno consentito, dal ‘91 ad oggi, la corruzione e il malaffare sul nostro territorio. Ci rivolgiamo quindi alla Città affinché questa battaglia per la verità diventi patrimonio di tutti. E facciamo appello alle Istituzioni perché vengano finalmente riconosciuti i colpevoli, si sciolga questo muro di silenzio e indifferenza alto tre decenni, si restituisca dignità alle morti di due onesti lavoratori, si riconosca, una volta per tutte, che la Giustizia può fare il suo corso perfino nel nostro paese, e che può essere più forte anche della ‘ndrangheta”.
Fondazione Trame e Ala continueranno a sostenere le famiglie Tramonte e Cristiano con la speranza che la riapertura delle indagini possa finalmente portare verità e giustizia per i due lavoratori barbaramente uccisi trentadue anni fa.