Eseguita autopsia: Adelina è stata prima soffocata
Le modalità su come il fidanzato, Daniele Gatto, ha sfigurato la vittima, Adelina Bruno, sono emerse al termine dell'esame autoptico effettuato sul cadavere della giovane dal medico legale Massimo Rizzo.
Secondo quanto si è appreso, la donna non ha segni di violenza sul corpo, ma solo sul volto. Gatti l'avrebbe prima soffocata con le mani, poi le avrebbe inferto dei colpi con una canna, bucandole la guancia destra, il collo e la fronte, sfigurandole completamente il volto al punto di non essere più riconoscibile. In totale sono stati 13 i colpi inferti sul volto ed uno di questi ha trapanato il cervello della ragazza. La vittima aveva le mani piegate, nel vano tentativo di difendersi.
Daniele Gatto, 28enne disoccupato lametino, ha ucciso la fidanzata Adelina la notte tra domenica e lunedì. La giovane, al momento del rinvenimento del corpo, era vestita e distesa sotto un albero di ulivo, senza le scarpe ai piedi, probabilmente perse nei momenti concitati dell'aggressione.