Omicidio Lamezia. No del Gip al ricovero per il fidanzato
Avevano chiesto la misura cautelare in un luogo di diagnosi o cura gli avvocati Giulia Benincasa e Francesco Gambardella, difensori di Daniele Gatto, il 29enne lametino che ha strangolato e sfigurato la fidanzata a Lamezia Terme. Misure che però il gip Carlo Fontanazza ha rigettato. "Non appare - afferma il gip nell'ordinanza di custodia cautelare - allo stato possibile e necessario disporre l'esecuzione della misura applicata in luogo di diagnosi o cura, come richiesto dalla difesa dell'indagato, attesa la mancata presenza di documentazione sanitaria o di altra indicazione da cui desumere l'esistenza di cura o di diagnosi dell'indagato stesso per una patologia psichiatrica, essendo non sufficientemente indicative, sul punto, le sole modalita' del fatto, per questi motivi non convalida il fermo dell'indagato, e applica la misura della custodia cautelare in carcere".