Economia, Occhiuto: “Migranti siano opportunità, Zes attrarrà investimenti”

Calabria Politica
Roberto Occhiuto

"L’emergenza migranti è una sfida per tutti noi. L’Italia è accogliente, la Calabria ha dimostrato grande solidarietà, ma occorre lavorare per regolare gli arrivi. Il governo Meloni sta avendo un approccio corretto, e con il decreto approvato due settimane fa vuole colpire gli scafisti e prevedere flussi di ingresso. E sarebbe corretto investire in un nuovo piano Mattei per arginare gli arrivi". Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo agli Stati generali del Mediterraneo sul tema Zes Calabria al centro del Mediterraneo, in corso a Gizzeria Lido.

“Ma dobbiamo anche lavorare per trasformare un problema in opportunità: i migranti possono darci una mano in tante mansioni che gli italiani non vogliono più svolgere" evidenzia il governatore. "La mia personale opinione sul punto è che dovremmo accogliere la manodopera da alcuni Paesi che si affacciano sul Mediterraneo".

"Faccio un esempio: Msc, che è il più grande terminalista che opera presso il porto di Gioia Tauro, si appresta a realizzare la più grande fabbrica di container in India, perché lì il costo del lavoro è decisamente più basso, e quel Paese gli fornisce operai specializzati che in Italia non ci sono" argomenta Occhiuto. "Ecco perché un piano di attrazione degli investimenti deve tenere conto dell’incrocio fra domanda e offerta di lavoro, che si apra anche ad accogliere i lavoratori di altre realtà".

"Se avessimo, appunto, questa migrazione da domanda dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, utilizzeremmo questa circostanza come un fatto di grande emancipazione sociale, e favoriremmo le imprese che volessero insediarsi ad esempio nell’area del porto di Gioia Tauro sul reperimento della manodopera" ipotizza ancora Occhiuto.

ZES FONDAMENTALE PER INVESTIMENTI

"Il tema principale per la Calabria è quello di riuscire ad attrarre investimenti dall’esterno. Quando il Ceo di un’impresa nazionale o multinazionale propone un investimento al proprio Consiglio di amministrazione, spiegando che c’è una Regione straordinaria in cui si può fare turismo 12 mesi all’anno e che ha la prima infrastruttura nazionale che è il porto di Gioia Tauro, la prima domanda che riceverà sarà sui tempi per le autorizzazioni e la realizzazione dell’investimento" prosegue Occhiuto cambiando discorso. "Fino a oggi a questa domanda non si è riuscito a dare risposte certe in Calabria, ora invece con la Zes i tempi non solo sono certi ma addirittura dimezzati, e ciò rappresenta una leva straordinaria per ogni forma di sviluppo, un attrattore vero per le aziende".

”Oggi c’è la piena coscienza da parte di tutti della centralità di un’infrastruttura come il porto di Gioia Tauro che rende la Calabria il vero hub dell’Europa nel Mediterraneo. È il primo scalo in Italia, per ora solo di trashipment ma siamo riusciti ad attivare l’intermodalità, collegando la Calabria con l’Italia del nord e con l’Europa, consentendo così a un’impresa di trasportare le proprie merci dall’area portuale fino a Francoforte in un giorno e mezzo" ricorda. "Il punto è sempre la visione che si ha di un territorio, sono convinto che la Calabria nell’immediato futuro possa vivere una stagione di forte crescita agganciandosi a centrali di sviluppo importanti come quella che sta nascendo nei Paesi del Mediterraneo".

"Sarebbe un peccato se questa occasione non la cogliessimo ed è fondamentale l’indirizzo che la Zes sta assumendo, ovvero quello di investire su queste nuove rotte di sviluppo, coinvolgendo le istituzioni e gli attori economici di questi Paesi emergenti" conclude. "Si tratta, dunque, di una precisa strategia che questo governo regionale sta portando avanti, con il sostegno dell’esecutivo nazionale, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria. È ormai diffusa la consapevolezza che un’infrastruttura come Gioia Tauro possa diventare l’interfaccia dell’Europa per l’intero bacino del Mediterraneo".