Mafie: Torna “Trame”, il festival dei libri a giugno a Lamezia Terme
Le logiche, il potere e la violenza delle mafie internazionali che oggi gestiscono molteplici attività illegali nel bacino del Mediterraneo, e tra queste anche le tratte migratorie, corrispondono a quelle che contraddistinsero le mafie italiane autrici delle stragi del 1993 a Roma, Milano e Firenze.
Da questo assunto prenderà il via "Mediterraneo. Crocevia di mafie, migrazioni, sogni”, la dodicesima edizione di Trame. Festival dei libri sulle mafie che si terrà dal 21 al 25 giugno, a Lamezia Terme.
L’evento è promosso e fortemente voluto dalla Fondazione Trame e dall’Associazione Antiracket Lamezia Onlus, impegnate tutto l’anno con attività finalizzate alla sensibilizzazione e all’esercizio dei valori di cittadinanza attiva e legalità, e che riconoscono nella memoria storica il monito per l’impegno civico presente.
Nell’edizione di quest’anno scrittori, nazionali e internazionali, giornalisti, esponenti delle Istituzioni e della società civile, attraverso i loro libri daranno voce alle storie e alle culture di questo vasto e multiforme crocevia di popoli, esplorando le insidie, i traffici e le cronache più attuali delle rotte che lo attraversano.
A pochi mesi dalla cattura di uno dei principali protagonisti e responsabili delle stragi, Matteo Messina Denaro, gli ospiti del festival racconteranno in prima persona il loro impegno contro tutte le mafie e alcuni incontri saranno dedicati all’approfondimento della strategia stragista mafiosa, esportata trent’anni fa dalla Sicilia al resto dell’Italia (Milano, Firenze e Roma) con l'obiettivo di colpire il patrimonio artistico italiano.
“Il sud Italia, e in generale i paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, sono luoghi che vivono in bilico tra l’oppressione dei poteri criminali e una forte voglia di riscatto. L’edizione di Trame di quest’anno è per questo motivo dedicata al nostro mare, alle sue mille contraddizioni e alla volontà di riscattarsi che è parte del tessuto dei luoghi spesso abbandonati dalle istituzioni” ha dichiarato Giovanni Tizian, direttore artistico di Trame. “Proveremo a squarciare il velo di indifferenza che ha coperto eventi tragici come le bombe che hanno insanguinato l’Italia nel 1993, ma anche naufragi come quello di Lampedusa nel 2013” ha concluso Tizian.