Cirò Marina, sequestrati oltre 100 chili di novellame di sarda
Tra la serata di ieri e la mattinata odierna, giovedì 13 aprile, gli uomini della Capitaneria di porto di Crotone, nel corso delle normali attività di controllo sulla filiera della pesca, hanno sequestrato prodotto ittico sottomisura illecitamente pescato e diretto alla vendita illegale.
Il prodotto rinvenuto in serata, circa 100 Kg di novellame di sarda in 14 cassette, è stato scoperto nel porto di Cirò Marina dove i trasgressori, probabilmente, lo avevano temporaneamente stoccato per poi procedere alla successiva distribuzione e commercializzazione. Il pescato, privo, ovviamente, di qualsivoglia documentazione che ne attestasse la provenienza e la tracciabilità, è stato recuperato e posto sotto sequestro e, anche in considerazione delle condizioni in cui era stato lasciato, veniva dichiarato non edibile dai veterinari dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone e, pertanto, avviato a distruzione.
Nella mattinata odierna, inoltre, nel corso di un nuovo controllo, è stato rinvenuto nel medesimo porto un veicolo frigorifero che deteneva a bordo ulteriori 5 Kg di novellame di sarda, di cui non è stato possibile appurare l’origine. Anche questo quantitativo è stato sequestrato e, a seguito di ispezione veterinaria, essendo stato ritenuto edibile, è stato devoluto in beneficienza.
Stavolta, però, è stato possibile irrogare al responsabile della detenzione una pesante sanzione pecuniaria amministrativa. Com’ è noto, la pesca, la detenzione e il trasporto di tale specie animale allo stato giovanile sono vietati dalla normativa comunitaria e nazionale, proprio perché fortemente impattanti sull’ecosistema marino e sulla risorsa ittica. La pesca di questi esemplari, infatti, avviene prima del raggiungimento della maturità utile per la riproduzione e provoca un progressivo ma inesorabile impoverimento della risorsa.
L’attività di controllo proseguirà, sia a terra che a mare, nella realtà cirotana come anche in quelle limitrofe, allo scopo di assicurare, sia pure in via sanzionatoria e repressiva, il rispetto delle normative vigenti, poste a salvaguardia non solo dell’ambiente e della salute del consumatore, ma anche del settore peschereccio stesso e del mantenimento della futura redditività della risorsa-mare.