Strage di giovani sulla A2 nel vibonese: nessun colpevole, tutti assolti
Tutti assolti: è quanto deciso dal tribunale monocratico di Vibo Valentia per il quale i sette indagati per la morte di cinque giovani reggini, deceduti tra il 2015 ed il 2016 in due tragici incidenti stradali sulla A2, sarebbero innocenti.
Gli imputati, tra cui sei dirigenti dell’Anas, erano accusati a vario titolo di non avere predisposto degli idonei presidi di protezione di un montante della galleria San Rocco in prossimità dello sbocco di Mileto (nel vibonese), necessari alla protezione dei veicoli che uscivano dalla strada.
I fatti contestati si riferiscono in particolare al decesso di Domenico Napoli, 19enne di Cinquefrondi morto nel primo sinistro del 22 novembre del 2015 (QUI); e Fortunato Calderazzo (di 22 anni), Marzio Canerossi (22), Giuseppe Speranza (24) e Francesco Carrozza (22), tutti di Gioia Tauro, vittime dell’altro incidente avvenuto invece la notte dell’1 marzo 2016 (QUI): entrambe le tragedie si registrarono sull’autostrada A2 del Mediterraneo nel tratto compreso tra gli svincoli di Serre e Mileto, sempre nel Vibonese.
L’unica richiesta di assoluzione avanzata dalla Procura è stata quella per Antonio Capomolla, 56enne di Soriano Calabro, conducente del camion che investì l’auto dei quattro giovani gioiesi dopo che la loro Fiat 500 L impattò contro la parete di una galleria.
Quanto agli altri l’accusa ha invece invocato pene di stessa entità, ovvero di cinque anni ciascuno: si tratta di Giovanni Fiordaliso, 44enne di Reggio Calabria, dirigente Anas e direttore del centro manutenzione; l'omonimo Giovanni Fiordaliso, 53enne anch’egli reggino e dirigente Anas, direttore dei lavori del lotto di ammodernamento in questione compreso tra lo svincolo di Serre e quello di Mileto.
Inoltre, di Franco Forni, 65enne di Napoli; Salvatore Scoppetta, 67enne; Antonio Grimaldi, 77enne; e Salvatore Esposito, 62 anni; quest’ultimi tre tutti di Roma; progettisti del tunnel artificiale per conto della società Progin Spa della capitale.