Week end in sicurezza nel soveratese, un arresto e nove denunce
Con la stagione estiva alle porte aumentano le problematiche derivanti dalla movida: locali aperti fino a notte fonda e cittadini che vogliono divertirsi ma che a volte eccedono con comportamenti che possono turbare l’ordine e la sicurezza pubblica se non addirittura sfociare nella commissione di reati.
È per queste ragioni che la Compagnia Carabinieri di Soverato, nel fine settimana appena trascorso, ha predisposto un servizio ad hoc di controllo del territorio, da Copanello a Guardavalle, passando per i comuni delle pre-serre; un servizio cosiddetto “a largo raggio” con l’impiego di numerose pattuglie soprattutto in orario serale e notturno, e così sarà per tutta l’estate.
In questo contesto i militari hanno proceduto all’identificazione di 273 persone e al controllo di 221 veicoli, eseguendo anche l’alcoltest.
Nel dettaglio, a Soverato, la Sezione Radiomobile ha arrestato in flagranza un 26enne di origine marocchina, senza fissa dimora, poiché, durante un controllo, ha fornito delle dichiarazioni sulla propria identità rilevatesi essere poi false. Il giovane è stato anche perquisito e gli sono stati rinvenuti quattro monili in argento e la somma in contante di 160 euro, tutto ritenuto di dubbia provenienza.
Il controllo è scaturito dopo serrate ricerche per trovare il 26enne, di cui i carabinieri avevano tracciato un identikit sulla base della descrizione ricevuta: l’ipotesi è che l’uomo, la sera prima, nei pressi del lunapark sul lungomare, avrebbe tentato di rubare uno zaino, ma la prontezza della vittima ha evitato che gli venisse sottratto. Il giovane marocchino, oltre ad essere arrestato, è stato denunciato anche per i reati di ricettazione e tentato furto.
A Davoli e Satriano marina, invece, in due distinti controlli, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà due giovani, di 29 e 39 anni, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Il primo è stato trovato con quasi 34 grammi di marijuana, contenuta in un barattolo; il secondo, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, è stato trovato con 50 grammi sempre di marijuana e di uno spinello già confezionato.
Altri due soggetti sono stati deferiti a piede libero alla Procura della Repubblica di Catanzaro per guida sotto l’influenza dell’alcool. Un 67enne, conducente della sua autovettura, a seguito di un incidente stradale con un altro veicolo, sottoposto ad accertamento con l’alcoltest, all’esito di una doppia prova spirometrica è risultato positivo all’etanolo per un valore superiore ai limiti consentiti.
Un altro conducente, un 22enne, in evidente stato di alterazione psicofisica è risultato positivo all’alcoltest per un valore pari a 0,81 g/l. Ad entrambi gli automobilisti è stata ritirata la patente di guida.
Nella frazione marina di Satriano, un 21enne della zona è stato denunciato alla Procura della Repubblica per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Il giovane, durante un controllo alla circolazione stradale, è stato trovato con un coltello della lunghezza complessiva di 22 cm, di cui 8 cm di lama.
Un 50enne è stato la patente di guida sorpreso alla guida di un’autovettura senza la patente perché revocata, reiterando la stessa condotta già contestatagli dai Carabinieri di Soverato ad ottobre scorso.
Un 45enne originario del Sudafrica, regolare in Italia e residente nel soveratese, fermato alla guida di un’autovettura ha esibito ai militari un permesso internazionale di guida che dalle verifiche è risultato falso. Il documento è stato sequestrato, il veicolo sottoposto a fermo amministrativo, e l’uomo denunciato con la contestazione anche dell’illecito amministrativo per guida senza patente, trattandosi della prima violazione in materia.
In uno dei comuni delle pre-serre, poi, un 66enne si è reso responsabile di diversi episodi di maltrattamenti della coniuge 64enne, che ha deciso, dopo anni, di presentare querela presso la Stazione dei Carabinieri, consentendo di ricostruire la vicenda e le angherie subite da diverso tempo.
Il soggetto, su disposizione della Procura di Catanzaro, è stato tradotto presso la camera di sicurezza dell’Arma di Soverato, dove è tuttora ristretto in attesa del giudizio di convalida.