Estorsioni aggravate dal metodo mafioso: dodici arresti da Bari alla Calabria
Sono dodici le persone tratte in arresto questa mattina durante un blitz dei Carabinieri in diverse regioni italiane, compresa la Calabria (QUI), su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e del Tribunale di Bari.
Sotto la lente sono finiti soggetti ritenuti vicini al clan dei Strisciuglio, operante in prevalenza nei quartieri di San Pio, Santo Spirito e Palese del capoluogo pugliese. Per tutti l'accusa di è di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L'operazione odierna nasce da indagini svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale e dei vari reparti territoriali, ed è il frutto di numerose operazioni di osservazione, controllo, pedimenti e sequestri svolti sin dal febbraio scorso.
Sarebbe infatti emerso come gli indagati fossero vicini all'articolazione "Enziteto" del clan, con a capo Saverio Faccilongo detto "benzina", noto per gli atteggiamenti minacciosi nei confronti della popolazione locale.
Secondo gli inquirenti, quest'ultimo avrebbe ripetutamente tentato azioni estorsive facendo leva sulla sua appartenenza criminale, pretendendo così lavori gratuiti come riparazioni di veicoli, spesso effettuate sotto la minaccia di persone armate, o il pretestuoso risarcimento in denaro per lavori effettuati male.
Documentato almeno un caso dove, a seguito di un lavoro di riparazione a suo dire effettuato in malo modo, questo non solo avrebbe preteso di non pagare nulla, ma avrebbe anche chiesto del denaro a titolo di risarcimento.
Già nel febbraio scorso due persone erano state arrestate, in flagranza di reato, mentre un terzo soggetto era stato indagato a piede libero.
Successivi accertamenti in seno all'indagine hanno permesso di raccogliere ulteriori elementi di colpevolezza a carico degli indiziati, alcuni dei quali già in carcere per altri reati.