Naufragio di Cutro, per la Procura di Crotone da Frontex “dati poco attendibili e fuorvianti”
Tutta colpa di Frontex. Questo il sunto della consulenza tecnica disposta dal sostituto procuratore di Crotone, Pasquale Festa, ed eseguita dall'ammiraglio Salvatore Carannante in qualità di perito: consulenza che avrebbe permesso di far emergere alcune "incongruenze" in merito alle segnalazioni fatte da Frontex, che a loro volta potrebbero essere state determinanti nel mancato soccorso di quella sera.
Il caicco Summer Love è stato individuato per la prima volta il 25 febbraio alle 22:26, quando il velivolo Eagle 1 segnala l'imbarcazione sospetta come "possible migrant vessel". Tuttavia, secondo Carannante, la rotta dell'imbarcazione (che procedeva a 296° ed a 6 nodi secondo i dati forniti da Frontex) l'avrebbe dovuta far giungere nella baia di Copanello, dove si sarebbe spiaggiata attorno alle 7:00 del mattino successivo.
In realtà, prosegue la perizia, l'imbarcazione non avrebbe percorso una rotta a 296° bensì a 325°, e dunque in direzione di Isola Capo Rizzuto, dalla quale distava 38,5 miglia nautiche. In teoria, il natante avrebbe potuto raggiungere la costa poco prima delle 4:00.
A conferma di tali dati vi sarebbero poi quelli estrapolati dal radar della Guardia di Finanza sito in località Campolongo di Isola Capo Rizzuto, che a sua volta avrebbero evidenziato come l'imbarcazione procedesse a 317° e ad una velocità di circa 7,5 nodi. Dati che, secondo Carannante, dimostrerebbero come le "indicazioni riportate da Eagle 1 sul proprio rapporto di missione erano poco attendibili e fuorvianti".