Occhiuto ai giovani di Fi: prendiamo voti di chi non si riconosce in Fdi e Lega. E poi vira a sinistra

Calabria Politica

“Ho iniziato tanti anni fa a fare politica in un movimento giovanile. Ho fatto tutta la scalata fino a diventare capogruppo di Forza Italia alla Camera. E poi ho deciso di dedicarmi alla mia Regione, alla Calabria, facendo il presidente. Governare un territorio, governare il proprio territorio è la cosa più stimolante per un politico, per tanti anni ho fatto il parlamentare, ma quando amministri e fai le cose concrete ti rendi conto di quanto sia molto più importante lasciare un segno tangibile sui territori”.

È questo quanto affermato da Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, nel suo intervento di oggi ad “Azzurra Libertà”, la tre giorni dei giovani di Forza Italia che in corso a Gaeta, nel Lazio.

Occhiuto ha voluto evidenziare come governi una Regione che definisce difficile ma che non contempo, e proprio per questo, ritiene impresa “ancora più stimolante”.

“Due anni fa - ha ricordato - ho vinto, diventando governatore, portando Forza Italia al 26%: con la lista ufficiale di FI e con una lista chiamata Forza Azzurri, proprio per marchiare l’identificazione con il nostro partito. Alle elezioni politiche dello scorso anno in Calabria abbiamo preso il 16%, il doppio del dato nazionale di Forza Italia”.

Secondo Occhiuto, quindi, è importante avere una rete capillare sul territorio, “ma - dice - il mondo è cambiato, noi vinciamo le elezioni se facciamo le cose concrete e riconoscibili e se le sappiamo comunicare bene”.

Per il presidente della Calabria, difatti, “gli elettori non vogliono solo valori e principi enunciati, vogliono toccare con mano le azioni degli amministratori. I cittadini vogliono vedere una reale corrispondenza tra ciò che diciamo e ciò che realizziamo”.

LA MEMORIA DI BERLUSCONI

“Come diceva Berlusconi, dobbiamo essere sempre più gli uomini del fare”, ha puntualizzato Occhiuto ma senza dimenticare quanto sia necessario essere in grado di comunicare bene ciò che facciamo” e soprattutto “essere in grado di dare una prospettiva, un’idea di futuro alle nostre comunità locali e al Paese”.

“Dobbiamo trasformare in azioni concrete, attraverso la nostra azione di governo, le cose che ci ha insegnato il presidente Silvio Berlusconi” ha voluto ancora ricordare il governatore della Calabria per il quale la memoria del defunto leader Azzurro sarebbe il nostro cemento”.

“Ma noi - si è affrettato a precisare - non prenderemo voti per la memoria di Berlusconi, li prenderemo in relazione a ciò che faremo. Antonio Tajani sta facendo un lavoro straordinario per il partito e al governo, e fa bene a distinguere e a marcare la linea di Forza Italia rispetto a quelle dei nostri alleati”.

TRA AMBIENTALISMO E MIGRANTI

Uno sguardo Occhiuto lo getta anche all’interno della coalizione di centrodestra evidenziano la necessità d’esser capaci come partito “di prendere i voti di chi non si riconosce in Fratelli d’Italia e nella Lega” prospettandosi inoltre come il veicolo per portare nel centrodestra “coloro che avevano investito sul centrosinistra e che adesso non si riconoscono più nelle politiche di un Pd sempre più radicale”.

Entrando nello specifico il presidente della Calabria invita quindi ad essere un partito ambientalista, “ma senza fanatismi”; a distinguersi poi sui migranti: “bene intensificare i controlli, ma - ha affermato - il Mediterraneo non può essere un cimitero di disperati; dobbiamo essere il partito di centrodestra che sui diritti civili ha il coraggio di fare passi in avanti verso la modernità”.

“Abbiamo un grande futuro, abbiamo tanti giovani straordinari come voi, e abbiamo avuto il maestro più bravo di tutti, il presidente Silvio Berlusconi. Non basta però ricordare agli elettori chi sia stato il nostro maestro, bisogna dimostrare loro e concretamente che abbiamo imparato la sua lezione”, ha concluso il governatore Occhiuto.