Platì, sottoscrizioni false alle elezioni. Indagato anche il sindaco

Reggio Calabria Cronaca

"Condotte falsificatorie, violazioni del Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali". Queste le accuse della Procura di Locri - riguardo le elezioni comunali di Platì del 20 e 21 settembre 2020, poi vinte dalla lista “Liberi di Ricominciare” - nei confronti di Rosario Sergi, sindaco della città; Paolo Antonio Ferrara, presidente del Consiglio comunale; Pietro Marra, consigliere comunale; Pierpaolo Zavettieri, sindaco di Roghudi e Filippo Quartuccio, consigliere della Città Metropolitana.

Il pm, Valentina Antonucci aveva chiesto solo per gli indagati Ferrara, Sergi e Marra la misura cautelare degli arresti domiciliari che è stata però rigettata dal Gip.

I REATI CONTESTATI

A Sergi è contestato il delitto di falsa formazione della lista elettorale avversa, ossia quella del “Movimento Autonomo Popolare” facente capo a Pietro Marra.

Secondo gli inquirenti, quella di quest’ultimo, di fatto, sarebbe diventata una lista civetta, un meccanismo volto a consentire il raggiungimento del quorum previsto in caso di elezioni comunali.

In sostanza Sergi avrebbe utilizzato l’elenco dei sottoscrittori della lista “Liberi di Ricominciare” a favore della propria candidatura, facendolo transitare alla lista “Movimento Autonomo Popolare”. Il tutto "mediante un’attività di ricopiatura" è scritto nel capo di imputazione.

Difatti le firme sono state "disconosciute” da undici sottoscrittori tre dei quali hanno sporto querela. L’allora consigliere della città metropolitana delegata all’autenticazione delle liste Nino Castorina, invece, si ritiene abbia attestato falsamente che l’autenticazione a favore della lista “Movimento Autonomo Popolare” fosse avvenuta in sua presenza, a Platì, il 21 agosto 2020 e "di aver identificato mediante il documento di identità dei singoli sottoscrittori".

Lo stesso falso di Castorina è contestato al sindaco di Roghudi Pierpaolo Zavettieri, pure lui consigliere delegato della Città Metropolitana di Reggio Calabria, che avrebbe autenticato le firme della lista “Liberi di Ricominciare”.

L’attuale consigliere della Città metropolitana Filippo Quartuccio, infine, è indagato perché "nella qualità di pubblico ufficiale delegato all’autenticazione, attestava falsamente in calce alla dichiarazione di accettazione della candidatura alla carica di consigliere comunale di Bovalino che la firma di Domenico Sergi era stata apposta in sua presenza, il 13 maggio 2022 e di aver identificato lo stesso mediante il documento di identità".

In realtà, secondo la Procura di Locri, Sergi si trovava a Novara.