Si laurea in carcere, ma nella tesi confessa altri delitti: Dda chiede di acquisire il documento
Si è laureato con il massimo dei voti e con tanto di lode Catello Romano, pluripregiudicato trentatreenne detenuto nel carcere di Catanzaro, dove deve scontare varie condanne per omicio e tentato omicidio. Il detenuto, che ha presentato una tesi dal titolo "Fascinazione criminale", ha così concluso il suo percorso di studi in sociologia con una sorta di autobiografia in cui ha raccontato vari episodi della sua vita, spesso mai rivelati alle autorità.
Originario di Castellammare di Stabia, entrò sin da giovanissimo nelle fila del clan D'Alessandro prendendo parte a diversi commandi di fuoco. È ritenuto essere l'esecutore materiale dell'assassinio di Gino Tommasino, all'epoca consigliere comunale, e di aver preso ad almeno altri due agguati in cui persero la vita Carmine D'Antuono, Federico Donnarumma e Nunzio Mascolo.
Al netto della laurea, però, la sua tesina non è passata inosservata: all'interno infatti Romano ha ricostruito diversi episodi collegati ad altri delitti, ed ha aggiunto particolari e dettagli su casi ancora irrisolti. Circostanza che ha spinto la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli a richiedere l'acquisizione del documento per svolgere i necessari accertamenti.