Crotone, otto consiglieri chiedono Consiglio Comunale urgente sui conti di Akrea

Crotone Attualità

I Consiglieri Comunali del comune di Crotone, Antonio Manica, Alessia Le Rose, Fabio Manica, Danilo Arcuri, Anna Cantafora, Fabrizio Meo, Salvatore Riga e Dalila Venneri chiedono che venga convocato un Consiglio Comunale straordinario ed urgente, con all'ordine del giorno l'"Akrea spa e il suo futuro".

La richiesta nasce dall'aver "appreso dagli organi di stampa che, all’esito di una ricognizione da parte della governance di Akrea spa finalizzata a definire l’attuale situazione finanziaria della partecipata, è emersa una debitoria corrente pari a 2.418.615,93 euro a conferma di una grave crisi economico-finanziaria che attraversa la società, peraltro, già rilevata dal Collegio sindacale in data 10 luglio 2023, tale da mettere in serio pericolo la sopravvivenza dell’azienda stessa".

"Già il bilancio al 31 dicembre 2022 - continuano i consiglieri - chiude con una rilevante perdita di 738.637,44 euro determinata in gran parte dai costi inerenti alla gestione delle piattaforme di trattamento/valorizzazione dei rifiuti differenziati sostenuti, in violazione di quanto previsto dall’art. 7, commi 1 e 2 del contratto di servizio con il comune, da Akrea spa e non dal comune, configurandosi, pertanto, una grave responsabilità del socio unico, che, solo di recente, ha provveduto a saldare il proprio debito nei confronti della partecipata facendo ricorso alla deprecabile “scappatoia”, censurata a più riprese dalla Corte dei Conti, dell’approvazione del debito fuori bilancio".

Nella richiesta, poi, si evidenzia che "in occasione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio 2022, il comune di Crotone si è limitato ad esprimere preoccupazione in relazione al costo del personale ritenuto elevato e da sottoporre a continuo monitoraggio senza alcun accenno a programmi/progetti finalizzati al rilancio dell’azienda tali da migliorare la qualità del servizio reso e rendere concretamente possibile il raggiungimento di risultati accettabili nell’ambito della raccolta differenziata, allo stato, palesemente scadenti".

"E' oramai evidente - concludono i consiglieri - il totale disinteresse del comune di Crotone in merito al futuro della sua partecipata, la quale necessita, di contro, di un urgente e non più procrastinabile piano di investimenti necessario per garantire il suo funzionamento (sopravvivenza) anche e soprattutto al fine di tutelare gli attuali posti di lavoro".