Escalation criminale a Co-Ro. Sindaco: “rassicurazioni non bastano più, servono risposte”
Convocato d’urgenza, nella giornata di ieri, dal Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, si è concluso nel tardo pomeriggio.
Una convocazione chiesta a gran voce dal mondo della politica a seguito dell’ultimo caso registrato a Corigliano-Rossano, che ha coinvolto il presidente del consiglio comunale, Marinella Grillo, a cui ignoti hanno incendiato l'auto (QUI).
“Cosa posso dire a degli uomini in divisa che, in pochissimi la notte, devono controllare un territorio di 350 km quadrati e che quotidianamente fanno del proprio meglio per garantire la nostra serenità? Nulla, se non sostenerli” ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi, al termine dell'incontro.
Per il primo cittadino ciò che non va bene “è che per un territorio così esteso, con una economia così importante - e consentitemi, con istituzioni così impegnate nell'affermare principi di legalità al punto da intervenire su vicende bloccate da decenni -, ci siano così pochi mezzi e servizi dello Stato e delle istituzioni pubbliche. Non parlo solo di repressione, parlo di presenza e di diritti”.
“Questo - ha poi aggiunto - è ciò che ho detto oggi entrando in Prefettura per il Comitato di Sicurezza convocato dal Prefetto, ed in soldoni è ciò che ho ribadito al tavolo, per il quale ho ritenuto doveroso essere accompagnato dal Presidente del Consiglio, Marinella Grillo”
Stasi ha voluto anche evidenziare la vicinanza manifestata dal Prefetto, dal Questore, ai Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, una vicinanza che ha definito “forte e molto importante”.
“Oggi - ha voluto sottolineare ancora Stasi - la presenza del Procuratore Capo di Castrovillari ha rappresentato un ulteriore elemento di attenzione che accogliamo con grande favore. Noi siamo Istituzioni e ci fidiamo delle Istituzioni, ma le altre Istituzioni devono fidarsi di noi: vanno date risposte strutturali, le rassicurazioni non bastano più non a noi, ma alla comunità che rappresentiamo con impegno”.
“Non chiediamo ‘impiegati’ affinché ci siano più persone a prendere il caffè la mattina; chiediamo servizi - ha insistito il sindaco - In altre Regioni d'Italia a Corigliano-Rossano ci sarebbe la Provincia, la Questura, la Prefettura ed il Tribunale solo per ciò ciò che riguarda questi aspetti; da noi, invece, la presenza dello Stato ed in generale delle Istituzioni Pubbliche, negli ultimi anni ha arretrato. Non serve un sociologo, un criminologo, uno statista per capire che quando "i buoni" arretrano, i cattivi avanzano. E non basta la buona volontà di chi é rimasto per impedirlo. Credo che sia giunto il momento che a Roma ne prendano atto”.
“Nel ringraziarli, ho chiesto al Prefetto ed a tutti i presenti di farsi portavoce di queste istanze. Il nostro territorio ha tutte le carte in regola e vuole contribuire alla crescita del Paese: dobbiamo essere messi nelle condizioni di poterlo fare, a partire dalla serenità sociale della nostra operosa comunità. Per il resto noi andremo avanti, non come prima: più decisi di prima” ha concluso Stasi.