Catanzaro. Azione: “Affaire Sieco, il tempo è scaduto”, Comune diffidato ma sindaco tace
Con una nota del 19 marzo scorso, i Consiglieri Comunali di Azione Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi hanno presentato una intimazione e diffida con ad oggetto l’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nella città di Catanzaro, affidato all’azienda Sieco Spa ma “le risposte offerte dal Dirigente – sbottano i tre consiglieri - sono l’ennesima dimostrazione di come l’amministrazione targata Fiorita non riesca a segnare una vera discontinuità amministrativa”.
Donato, Parisi e Veraldi spiegano difatti che l’ultima “sollecitazione” in ordine di tempo è del 10 luglio scorso, una diffida indirizzata a Sindaco, Assessore e Dirigente per contestare ed impugnare, stragiudizialmente o giudizialmente, la transazione conclusa dal Comune e dalla Sieco il 4 maggio del 2022, “a causa della manifesta nullità ed inefficacia” sostengono i tre.
Per i rappresentanti di Azione, oggetto della vicenda sono, a loro avviso, “la mancata esecuzione di alcune prestazioni e, nello specifico: il mancato conseguimento delle percentuali minime di avvio al riciclo, che darebbe diritto a consistente ristoro di corrispettivi fin qui liquidati a Sieco; la mancata realizzazione di un Secondo Centro di raccolta cha ha costituito oggetto di offerta migliorativa dell’aggiudicataria”.
“Il Dirigente - affermano ancora - ha ritenuto, in risposta a precedente interrogazione, di non ravvisare alcuna irregolarità e che la transazione del 4 maggio 2022 tra Comune di Catanzaro e Sieco sia corretta, e le censure mosse siano infondate. Alle puntuali considerazioni contenute nella nostra nota di ‘diffida’ attendiamo ancora risposta”.
“Ciò - proseguono Donato, Parisi e Veraldi - nonostante il Sindaco Fiorita avesse promesso di ‘approfondire’ ma, di fatto ha lasciato solo il Dirigente. Siamo curiosi di sapere qual’è il pensiero del Sindaco sulla vicenda soprattutto provando a ricordargli le battaglie da lui condotte da semplice Consigliere Comunale proprio sui disservizi Sieco”.
I tre consiglieri di Azione si chiedono dunque per quale motivo su “una questione così importante” non sia stato interpellato l’Ufficio Legale del Comune oppure non sia stato chiesto un parere ai consulenti del Sindaco.
“Eppure - ribadiscono ancora - parliamo di penalità per svariati milioni e milioni di euro e poi assistiamo al continuo lamento delle casse comunali vuote o a variazioni di bilancio forse illegittime che hanno di recente esposto alcuni Consiglieri Comunali a danno erariale”.
“Sarà la volta buona che il nostro Sindaco decida di far valere gli interessi dei propri concittadini amministrati che invece sono costretti a pagare le tasse e tributi comunali tra i più alti d’Italia?” di domandano in conclusione Donato, Parisi e Veraldi che chiedono infine a Fiorita “perché ha effettuato dopo la prima proroga un ulteriore rinnovo nonostante abbia avuto a disposizione più di un anno per bandire una nuova gara e se è al corrente che ciò è illegittimo, e nulla c’entra Arrical utilizzata solo per nascondere l’ennesimo suo fallimento!”