Crotone. Endometriosi, Consigliera Passalacqua: grazie ad Ape per il suo impegno
"Ho avuto il piacere di sostenere come presidente della III Commissione Consiliare congiuntamente alla Commissione Pari Opportunità una giornata particolarmente partecipata lo scorso sabato, prima al teatro Apollo e successivamente in Sala Consiliare, organizzata dall’A.P.E. (Associazione Progetto Endometriosi)".
Esordisce così in una nota Antonella Passalacqua, presidente della III Commissione Consiliare al Comune di Crotone, che spiega come l'endometriosi sia inserita nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti.
"Questa consapevolezza - dice Passalacqua - è nata da degli studi approfonditi che nel corso degli anni si sono evoluti e hanno reso possibile l'informazione che oggi ci permette di istituire giornate come quella che abbiamo vissuto. L’endometriosi è causa di sub-fertilità o infertilità (30-40% dei casi) e l’impatto della malattia è alto ed è connesso alla riduzione della qualità della vita e ai costi diretti e indiretti."
"Una limitata consapevolezza della patologia - prosgue la consigliera - è causa del grave ritardo diagnostico, valutato intorno ai sette anni. Una pronta diagnosi e un trattamento tempestivo possono migliorare la qualità di vita e prevenire l’infertilità".
Passalacqua definisce come un suo dovere ringraziare l'associazione Ape "che con costanza e impegno redige un piano annuale dettagliato sulle varie attività svolte ed impegnata costantemente per diffondere consapevolezza e sensibilità su tale patologia. Non è normale soffrire per qualcosa di così naturale così come invito a non sottovalutare i sintomi di questa patologia, a non somatizzare il dolore ma a normalizzare la lotta contro di esso".
"E’ stata una giornata importante, di grande partecipazione e con contributi di altissimo livello offerti dai relatori che si sono alternati sia al teatro Apollo che in Sala Consiliare. Su questo tema - assicura la preosicente della Commissione - continueremo a insistere sulle azioni di sensibilizzazione affinché ci sia sempre maggiore consapevolezza della patologia".