Cercano di depistare la Guardia Costiera, beccati a pescare novellame sotto costa
È stato grazie ad una segnalazione telefonica, arrivata alla sala operativa, a consentire alla Guardia Costiera di Gioia Tauro, nella giornata di ieri, di eseguire un importante intervento contro la pesca abusiva sotto costa del novellame di sarda.
Una volta appreso dell’attività illegale, la Capitaneria ha inviato una motovedetta, la CP 2097, verso la foce del fiume Mesima, per verificare la fondatezza della notizia, ma giunta nel luogo indicato non ha trovato nessuno.
I militari, però, non si sono dati per vinti, sospettando che la telefonata potesse essere stata fatta con l’intento di depistare i controlli, indirizzandoli in un tratto di mare diverso da quello in cui era effettivamente in corso la pesca abusiva.
Un sospetto confermato appena la motovedetta si è diretta in località Scinà di Palmi, dove ha effettivamente intercettato un’unità da diporto proprio mentre calava le reti sotto costa.
Ne sono così scattate le dovute verifiche, conclusesi nel porto di Palmi, dove i responsabili sono stati individuati, identificati e sanzionati mentre la rete è stata ovviamente sequestrata.
L'intervento della Guardia Costiera è stato reso possibile anche grazie al prezioso supporto delle altre forze di polizia intervenute sui luoghi.
Nel corso della stessa mattinata, poi, è stato sanzionato anche un altro pescatore sportivo beccato a condurre un natante da diporto senza la patente nautica, come invece necessario per quel tipo di imbarcazione: una inadempienza che gli è costata oltre i 3 mila euro.