Coniugi stalkerizzati dalla vicina e dai suoi familiari, a giudizio anche il marito
Della vicenda si era già occupato il Gup del Tribunale di Castrovillari a luglio del 2022, che su richiesta della Procura della Repubblica locale aveva disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo a carico di una donna della città del Pollino, e a tutela di una coppia di coniugi, due professionisti, suoi concittadini (QUI).
Alla stessa donna, in questi mesi a processo, era stata poi applicata anche una misura di prevenzione da parte della Questura di Cosenza, tutt’ora vigente, proprio a causa della riconosciuta pericolosità derivante “dall'assortimento delle condotte persecutorie” che avrebbe cagionato ai coniugi e della reiterazione pervicace delle stesse.
Atti persecutori che sarebbero iniziati nel 2020 nei pressi dell'abitazione della coppia, nonostante l'evidente sistema di video-sorveglianza e nonostante l'ammonimento che l'intero nucleo familiare, poi rinviato a giudizio, aveva già ricevuto per essere stato convocato nel Commissariato locale di Polizia.
Nella giornata di ieri, poi, è arrivato il rinvio a giudizio anche del marito, anch’esso di Castrovillari, che dovrà rispondere degli stessi reati contestati alla moglie.
Anche il figlio, minorenne all'epoca dei fatti, è indagato presso il Tribunale per i minorenni di Catanzaro con altri due procedimenti penali pendenti sempre per atti persecutori e danneggiamenti nei confronti della stessa coppia.
Tutti e tre dovranno rispondere, infatti, oltre che dei danneggiamenti compiuti, di atti persecutori pluriaggravati poiché madre e padre si sarebbero avvalsi, nel commettere i presunti reati, proprio del figlio allora minore.
Secondo le indagini la donna ed i suoi familiari avrebbero fatto ricorso a minacce con diffamazione, danneggiamenti, accesso illegale al sistema informatico di video-sorveglianza delle vittime, disturbo delle occupazioni e rumori molesti, tamponamenti alle auto parcheggiate, occupazione della carreggiata e impedimento della marcia, inseguimenti, appostamenti, reiterazione quotidiana di fotografie, ecc. I coniugi si sono costituiti entrambi parti civili e sono difesi dall'avvocato Michele Donadio.