Anno bisestile, quei calcoli (anche calabresi) che portarono all’odierno calendario
Sebbene l'esistenza dell'anno bisestile sia da ricondurre all'imperatore romano Giulio Cesare, che oltre duemila anni fa introdusse una rinnovata organizzazione del tempo valida per tutte le province romane, il calendario per come lo conosciamo oggi è decisamente più recente, e porta il nome di Papa Gregorio XIII. Fù introdotto definitivamente nel 1582, e da allora si è diffuso come standard internazionale in tutto il mondo occidentale e non solo.
Di riformare il calendario non se ne occupò, ovviamente, il Papa in persona ma una serie di studiosi che da tempo cercavano un metodo più facile e lineare per gestire il tempo. In particolare, il ciclo quadriennale del calendario giuliano ed i conseguenti mesi "mobili" (ossia di durata variabile, spesso in base alle esigenze del momento) provocavano ancora confusione ma sopratutto disorganizzazione.
Alle attività scientifiche participarono diversi matematici del tempo, compresi i fratelli Lilio - Luigi ed Antonio - originari di Cirò. Una storia nota, che la Regione Calabria celebra con l'apposita Giornata del Calendario (il 21 marzo) per ricordare gli studi racchiusi nell'opera postuma Compendium novae rationis restituendi kalendarium. Tra le "intuizioni" di Luigi Lilio, infatti, pare vi fosse proprio il moderno concetto di anno bisestile.
Una modifica "semplice", che prevedeva che ogni anno divisibile per 4 (ad esclusione delle date secolari) fosse bisestile, e composto da 366 giorni, mentre ogni anno non divisibile per 4 fosse regolare, ossia composto da 365 giorni. In questo modo, veniva di fatto regolato il mese di febbraio, che fino al tempo poteva durare da pochi giorni a diverse settimane.
Il calendario gregoriano è in vigore, dunque, da 442 anni, e forse supererà il mezzo millennio. Ma come al tempo, sono in corso studi e dibattiti per superare anche l'odierno calendario. Sempre più in voga infatti è l'International Fixed Calendar, noto anche come Calendario Cotsworth, che prevede la suddivisione di un anno solare in 13 mesi da 28 giorni ciascuno, sulla scia dell'antico calendario lunare.