Dramma nelle carceri calabresi, detenuto si impicca in cella. Radicali: “strage di Stato”
Ancora una tragedia nelle carceri calabresi dove questa notte un altro detenuto si è tolto la vita. È successo nel carcere di Vibo Valentia e la vittima è un uomo straniero che si è impiccato nella sua cella, dove era ristretto insieme ad un altro recluso.
Il corpo della vittima è stato trovato da un agente durante il consueto giro di controllo, quando ormai era troppo tardi.
A denunciare l’accaduto Giovanni Battista Durante e Francesco Ciccone, rispettivamente segretario generale aggiunto e segretario regionale del Sappe regionale che hanno voluto evidenziare anche come ogni anno la penitenziaria salvi la vita a circa 1700 detenuti che tentano il suicidio.
Spesso un trauma difficile da superare anche per il personale di polizia che si trova ad operare nell'immediatezza, per cui la Sigla chiede all'amministrazione di intervenire “con un adeguato supporto psicologico”.
“Abbiamo superato quota 30 persone recluse che da inizio 2024 si sono tolte la vita, a cui si aggiungono anche tre agenti”, fa notare poi Filippo Blengino, Tesoriere dei Radicali Italiani, che rivolgendosi al Governo chiede un intervento immediato: “se non agite ora, sarete a tutti gli effetti complici di una strage di Stato”, afferma senza mezzi termini.
“Quando diciamo agire - evidenzia però ed ancora Blengino - non intendiamo varare manovre spot che nei fatti non cambiano nulla, ma interventi strutturali incardinati in una riforma complessiva che miri allo smantellamento del carcere, uno strumento che con il 70% di recidiva ha fallito”