Adescato online viene aggredito, rapinato e sequestrato per ore: tre arresti
Sarebbe stato adescato online e recatosi in un lido per l’appuntamento, avrebbe subito una brutale aggressione venendo sequestrato per ore e anche rapinato.
Il fatto risale alla notte del 22 maggio scorso, quando durante un servizio di pattuglia in via Pineta Zerbi, a Reggio Calabria, i carabinieri hanno fermato un’Audi A3 per un normale controllo.
Gli occupanti, tre ragazzi, apparentemente impacciati ed agitati nei movimenti, sembravano perdere tempo nel fornire i loro documenti, cosa che ha insospettito i militari che, pertanto, hanno dato un’occhiata all’interno del mezzo trovando nel cruscotto diverse carte di credito, due telefoni cellulari, un mazzo di chiavi di un’altra auto ed il tesserino di riconoscimento di un Ordine Professionale.
Alla richiesta dei carabinieri per sapere a chi appartenesse il tutto, nessuno ha però saputo dare delle spiegazioni e, per questo motivo, sono scattati degli accertamenti per rintracciare il titolare di tutti gli effetti ritrovati.
Avviare le ricerche, i militari hanno individuato di lì a poco, parcheggiata nei pressi dell’ex Lido comunale di Reggio Calabria, la vettura a cui appartenevano le chiavi trovate ai tre giovani e, poco distante, hanno soccorso un giovane che, sconvolto ed in stato di shock, ha subito riconosciuto gli stessi ragazzi come coloro che, poco prima, lo avrebbero picchiato e derubato.
La vittima, infatti, ha raccontato ai militari che quella notte aveva deciso - tramite un annuncio pubblicato su un sito di incontri online - di mettersi in contatto con uno sconosciuto, ottenendo un appuntamento nell’area balneare.
Dopo essere stato adescato, al suo arrivo non aveva però trovato un potenziale partner, ma tre aggressori che lo avevano dapprima minacciato e malmenato con dei bastoni e, poi, rapinato del portafogli e dei telefoni in suo possesso.
Nella circostanza i malviventi lo avrebbero costantemente fatto oggetto di frasi omofobe, tenendolo per diverse ore a terra, immobilizzato e sotto continua sorveglianza, mentre veniva perquisita la sua auto. Inoltre sarebbe andati più volte a prelevare centinaia di euro in contanti con le carte di credito sottrattegli.
Dopo aver finito, i presunti sequestratori sarebbero fuggiti con la loro auto, fino a quando non sono stati fermati al posto di controllo dei carabinieri.
Tempestivo, da parte del personale dell’Arma, è stato anche il trasporto del malcapitato presso il Gom di Reggio Calabria, dove è stato ricoverato per i politraumi arrecatigli in tutto il corpo.
Inevitabile l’arresto per i tre, di età compresa tra i 28 ed i 30 anni, originari della provincia dello Stretto e con precedenti specifici per reati contro il patrimonio e sugli stupefacenti che ora sono accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione, lesioni personali aggravate ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento.
Tutti, l’11 aprile scorso, erano stati tra l’altro già denunciati per un caso simile avvenuto nella provincia di Rovigo, e con lo stesso metodo, quando avrebbero adescato un altro uomo e, una volta entratigli in casa, lo avrebbero legato con delle fascette e colpito ripetutamente alla testa con il calcio di una pistola, per rapinarlo.