Trafficanti di droga, 30 arresti tra Emilia e Calabria. 59 le perquisizioni

Reggio Calabria Cronaca

30 catture, tra arresti in flagranza e ordinanze di custodia cautelare, e 59 perquisizioni sono state eseguite stamani all'alba dai carabinieri di Bologna supportati dai colleghi di Rovigo e Reggio Calabria e che hanno consentito di infliggere un altro duro colpo ad una organizzazione che sarebbe collegata alle consorterie ‘ndranghetiste dei Nirta-Strangio e finalizzata al traffico di stupefacenti.

Nel corso dell'operazione denominata "Marte", sono stati impegnati i militari dell'arma di Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Ravenna, Forlì, Rovigo e Reggio Calabria che hanno eseguito 22 ordinanze di custodia cautelare e le 59 perquisizioni domiciliari disposte dal gip di Bologna Pasquale Gianniti su richiesta del procuratore Massimiliano Serpi.

Professionisti incensurati, alcuni anche con un titolo di studio universitario e con attivita' lavorative remunerative (nell'ambito della ristorazione o dei locali notturni) che ricevevano dalla Calabria (area di San Luca) a piu' riprese e con un flusso costante quantitativi medi di cocaina (circa mezzo chilo) per poi gestirla in modo autonomo e rivenderla sulla piazza bolognese. Questa una particolarita' dell'indagine dei carabinieri di Bologna che ha permesso di sgominare un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti. Complessivamente sono state emesse dal Gip di Bologna 32 ordinanze cautelari di cui 21 in carcere e 11 agli arresti domiciliari.

Non tutte le misure sono state eseguite anche perche' alcune riguardano cittadini stranieri (parte dello stupefacente si presume provenisse anche dall'Albania) che probabilmente sono reimpatriati. Sono 90, in totale gli indagati e nel corso dell'operazione, partita due anni e mezzo fa, sono stati sequestrati sei chilogrammi di cocaina. Gli investigatori non avrebbero elementi certi per affermare che alcuni dei soggetti coinvolti siano appartenenti a cosche della 'ndrangheta anche se emerge il fatto che la loro provenienza coincida con aree geografiche ad alta' densita' mafiosa. A cinque arrestati (tre calabresi e un bolognese) si contesta il reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti mentre per gli altri si ipotizza la detenzione e lo spaccio di droga. I militari hanno anche identificato circa 300 assuntori di cocaina tra cui molti professionisti, avvocati, commercialisti, medici,infermieri, attori e commercianti. Le indagini sono iniziate nell'ottobre 2008 dopo il monitoraggio di una pizzeria d'asporto nel quartiere San Donato.

Dalle successive verifiche e' emerso che la droga proveniva parte dall'area calabrese di San Luca e parte dall'Albania e dall'Olanda per poi essere distribuita a macchia di olio sul capoluogo emiliano. Lo stupefacente poi veniva confezionato e venduto ai clienti presso un distributore di benzina nella prima periferia di Bologna. Proprio vicino a questo benzinaio sono stati fermati alcuni spacciatori. Stavano viaggiando in auto mentre ascoltavano un cd con la canzone "Il Latitante"che esalta i 'malandrini' nella fuga dalle forze dell'ordine.

Ultimo aggiornamento ore 14:50