Ruggine & Oro: le radici contano più delle ali, il festival che celebra la Restanza
Al via il conto alla rovescia per la seconda edizione del Festival della Restanza “Ruggine & Oro”. Dopo il successo della prima edizione, il Festival, organizzato dall’associazione #IoResto per celebrare la restanza, ritorna a Crotone, in Piazza Immacolata, giovedì 5 settembre, a partire dalle 19, con un programma ricco di ospiti illustri.
Il tema di quest’anno è “Ruggine & Oro: quando le radici contano più delle ali”, un dialogo intorno alla bellezza e all'abbandono che invadono una terra, la Calabria, in bilico tra il peso del mito e il baratro dell'arretratezza.
Una riflessione sul “restare” non come forma di nostalgia, ma come scelta consapevole, capace di proiettare verso nuovi “futuri possibili”, un’opportunità per creare un legame, un ponte virtuale, culturale ed affettivo, tra chi è rimasto, chi è partito e chi ritorna, per condividere storie, progetti e speranze.
“Un festival non come semplice celebrazione o evento sporadico - spiega Gianni Pitingolo fondatore di #IoResto - ma un laboratorio di idee e progetti, un’occasione unica per dialogare sulla complessità del restare e del partire, condividere storie di arrivi e partenze, ritorni e restanza, metterle in rete, raccogliere i frammenti che restano, unirli per creare una nuova centralità e stimolare il cambiamento. Non è mai troppo tardi per iniziare a cambiare le cose”.
Tra gli ospiti d’eccezione, spicca il nome dell’antropologo e scrittore Vito Teti originario di San Nicola da Crissa, luogo in cui continua a vivere con orgoglio e passione.
Già Ordinario di Antropologia Culturale presso l’Università della Calabria, dove ha fondato e dirige il Centro di Iniziative e Ricerche di “Antropologie e Letterature del Mediterraneo”, autore del recente saggio di grande successo “La Restanza”, il Prof. Vito Teti ci condurrà in uno straordinario viaggio attraverso il “sentimento dei luoghi” e l’importanza di “dare senso al restare”.
Nel corso della serata riceverà un “Premio alla Carriera”, realizzato dal maestro orafo Michele Affidato, per l’eccezionale contributo al mondo della cultura e dell'antropologia dei luoghi e della “restanza”.
Altri ospiti di rilievo che contribuiranno, con le loro narrazioni e riflessioni, ad arricchire il Festival, includono Daniel Cundari, vincitore del Premio Restanza 2023, performer, scrittore e fondatore della “Piccola Biblioteca di Cuti” a Rogliano; Alessandro Frontera, storyteller e scrittore originario di Umbriatico; Giuseppe Caruso e Manuela Arminio, fondatori della libreria “Libri Liberi” a Petilia Policastro; Stefano Caccavari, fondatore della startup agricola Mulinum, di San Floro; Angelo Gallo, maestro burattinaio, regista e scenografo crotonese.
A condurre la manifestazione sarà la giornalista Annamaria Terremoto, già caporedattore del Tgr Calabria, che guiderà il pubblico attraverso i momenti chiave della rassegna, arricchendo il dibattito con la sua esperienza e sensibilità. Il festival sarà accompagnato dalle musiche di ricerca sulle tradizioni popolari di Paolo Presta e Federica Guido.
L'ingresso al festival è libero. L’evento, promosso in collaborazione con la Libreria Cerrelli, introdurrà un nuovo modello di incontro-dibattito dove il pubblico avrà l’opportunità di partecipare attivamente alla discussione, intervenendo, con le proprie esperienze e riflessioni, a creare uno spazio di dialogo aperto e inclusivo.