Criticità Pronto Soccorso Lamezia, Asp: in arrivo tre nuovi medici. Tdm: soluzione tampone
Le criticità del Pronto Soccorso di Lamezia Terme sono state al centro di un incontro tra il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, Antonio Battistini, ed a cui ha preso parte Isabella Fiore, Responsabile del Tribunale del Malato della città della Piana e il Coordinatore territoriale di Cittadinanzattiva Felice Lentidoro, oltre a ad una delegazione della Croce Rossa Italiana; al dottor Tomaselli e tre giovani medici al loro primo giorno di servizio.
Il reparto, è stato evidenziato dal Tdm, “da tempo opera con pochi instancabili medici e infermieri alle prese con un volume di lavoro incredibile: pazienti sofferenti buttati per ore ed ore in un atrio sconsolato, come nei lazzaretti di manzoniana memoria, in attesa di essere, accolta la loro richiesta di prestazione e di essere presi in carico”.
Fiore e Lentidoro hanno evidenziato altre criticità più volte segnalate: il problema del Cuo, il Centro Unico di prenotazione, “logisticamente inadeguato e con un ingresso agli sportelli delle prenotazioni accessibile da un ingressino presidiato da un vigilante debitamente armato”; “l'inadeguatezza dell'attuale sistema di gestione dei prelievi per i pazienti con problemi di coagulazione (INR) estremamente farraginoso che comporta notevoli disagi, soprattutto agli anziani e ai soggetti più fragili”.
Ed ancora, “il problema, sempre attuale, dell'accoglienza dei pazienti, mai attenzionato adeguatamente e lasciato, sovente, in pasto ad un gelido approccio burocratico totalmente estraneo a qualsivoglia carica empatica”.
Quanto alla questione del personale del Pronto Soccorso sono stati chiesti al Commissario Battistini i motivi per cui, a fronte di un organico aggiornato al 28 Giugno del 2022 comprendente 17 medici del reparto, quattro dell'ambulatorio codici bianchi, 22 infermieri e 12 Oss, “si sia arrivati a dover garantire, in alcuni frangenti, un servizio così delicato con pochi operatori”.
Battistini ha comunicato che arriveranno tre nuovi medici, che erano presenti all’incontro, così da superare le criticità più rilevanti.
“Una soluzione tampone – sottolineano Fiore e Lentidoro - che abbiamo apprezzato ma che non risolve il problema dell'inadeguatezza numerica dell'organico del nostro Ps. Sono stati oggetto di confronto altri temi dirimenti per rendere efficienti i servizi nel nostro ospedale come le strutture di supporto logistico, in primis l'atrio di accesso al triage del pronto soccorso, invaso dagli ammalati in attesa di essere presi in carico ma anche dai familiari/accompagnatori”.
“A tal proposito – proseguono - urge una riorganizzazione degli spazi, separando quelli destinati ai pazienti di pertinenza clinica da quelli destinati ai familiari che hanno, comunque diritto ad essere adeguatamente informati. Il Generale Battistini ci ha poi guidati verso il costruendo nuovo CUP che dovrebbe essere attivo fra circa due mesi. Una buona notizia, indubbiamente, in attesa di averne altre: un pronto soccorso logisticamente adeguato e con risorse professionali messe nelle condizioni di non lavorare in affanno, sedie a rotelle e barelle a sufficienza per sollevare chi sta male dalla sensazione di essere in un lazzaretto piuttosto che in un civile ed umano luogo di cura”, concludono Fiore e Lentidoro