Processo Epicentro, dieci condanne per oltre un secolo di carcere
Un totale di poco più di 114 anni di carcere sono stati inflitti dal Tribunale collegiale di Reggio Calabria (presieduto da Silvia Capone) a carico di dieci degli imputati nel processo celebrato con rito ordinario scaturito dalla nota indagine Epicentro (QUI), inchiesta sulle cosiddette élite delle cosche reggine: dai De Stefano ai clan dei Tegano, Barreca, Bertuca, Condello, Ficara, Latella, Libri, Molinetti, Rugolino, Tegano e Zito.
Assolti invece altri cinque degli imputati alla sbarra, si tratta in particolare di Carlo Maria, Antonio Esposito, Timothy Rizzo, Maria Stivilla e Francesco Vazzana.
La pena più pesante è stata quella decisa per Giovanni Domenico Rugolino, a cui sono stati inflitti 30 anni di carcere; 19 anni sono stati invece decisi per Salvatore Giuseppe Molinetti; 15 per Salvatore Laganà, 14 anni ciascuno per Domenico Bruno e Alfonso Molinetti; 12 per Francesco Minniti; 3 anni e 4 mesi per Alessio D’Agostino; 3 anni per Roberto Smeriglio; e, infine, 2 anni rispettivamente per Alessio Smeriglio (con la condizionale) e Giuseppe Condello.
“Epicentro”, come è noto, racchiude tre inchieste - “Malefix”, “Metameria” e “Nuovo Corso” - condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.
Le principali accuse sostenute dal procuratore Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Walter Ignazitto e dal sostituto antimafia Nicola De Caria, sono di associazione mafiosa, estorsioni e danneggiamenti.