Lettere in redazione: l’Enpa Crotone scrive al sindaco di Belvedere Spinello
Riceviamo e pubblichiamo.
“Egregio Signor Sindaco,
in veste di volontarie Enpa ci occupiamo da anni di randagi e grazie al sostegno della sezione provinciale dell’Enpa nel corso degli anni siamo riusciti a sterilizzare, curare e tenere sotto controllo i randagi del nostro piccolo centro, molti dei quali oggi sono divenuti cani di quartiere sterilizzati, non ufficialmente riconosciuti ma in pratica tali in quanto curati da persone che garantiscono la loro sopravvivenza e presenza nel quartiere in cui vivono. I positivi effetti conseguenti alla nostra attività non sono tardati ad arrivare: non abbiamo più cuccioli randagi in giro né tantomeno cani con rogna o altre malattie, dal momento che, quando ciò si verifica, vengono tempestivamente curati sul posto oppure nel rifugio in cui prestiamo opera di volontariato.
Purtroppo, a Belvedere Spinello il vero problema consiste nella presenza di cani di privati, non microchippati né iscritti all’anagrafe canina; ciò comporta la difficoltà di risalire al proprietario e la frequente impunità per coloro i quali decidano di abbandonarli o farli riprodurre in maniera incontrollata.
Ne conseguono problemi di diversa natura come il diffondersi di malattie tra i cani stessi e il fenomeno del maltrattamento visto che alcuni cuccioli finiscono poi nelle mani di persone che li detengono in condizioni pessime e disumane, incatenati a vita nei terreni, a volte senza acqua né cibo e senza ripari adeguati per il sole cocente o la pioggia e il freddo.
Come Lei sa il maltrattamento e uccisione di cani è un reato perseguibile d’ufficio, punito anche con la reclusione.
Pertanto, onde evitare il perpetrarsi di tali condotte delittuose chiediamo la collaborazione dell’amministrazione comunale e delle autorità competenti.
Chiediamo innanzitutto che vengano richiesti i fondi alla Regione al fine di avviare una campagna di sterilizzazione in tutto il paese (chi volesse un cucciolo può andare ad adottarlo nei canili che sono strapieni, non c’è bisogno di far nascere altri cani) convinti che la sterilizzazione sia l’unica arma a nostra disposizione per prevenire il randagismo. Vivendo in un piccolo centro si potrebbe inoltre stilare una sorta di lista di tutti coloro che detengono dei cani e invitarli a iscriverli all’anagrafe canina, microchipparli e sterilizzarli (ci rendiamo disponibili a instaurare dei rapporti di collaborazione anche in questo tra veterinari e privati). Chiediamo infine che vengano effettuati, dai vigili urbani e dal servizio veterinario, i dovuti controlli affinché coloro che detengono dei cani nei terreni e a catena, rispettino le norme contenute nelle leggi 281/91, 04/00 e 189/2004.
Chiediamo un tempestivo e concreto sostegno poiché molti privati si rivolgono a noi, semplici volontarie, chiedendoci di prelevare i loro cani quando non possono o non vogliono più occuparsene, a volte minacciando persino di ucciderli, ignorando che si tratti di un reato e le punizioni a cui andrebbero incontro.
Purtroppo però spesso alcuni cani spariscono nel nulla (lupara bianca oppure abbandono nei paesi limitrofi) e coloro che hanno commesso il reato rimangono impuniti.
Rappresentiamo la nostra disponibilità ad avviare una fattiva collaborazione con l’Amministrazione comunale nella consapevolezza che prevenire e monitorare il fenomeno del randagismo porterebbe solo benefici al paese: non si verificherebbero più spiacevoli episodi di avvelenamento che siamo stati costretti a denunciare in passato, non sarebbe necessario sostenere dei costi di mantenimento dei cani in canili privati e Belvedere Spinello potrebbe vantare il raggiungimento di un passo importante verso la civiltà e l’efficienza dell’amministrazione stessa, magari puntando a diventare un paese a cinque stelle nella famosa classifica stilata annualmente dalle associazioni animaliste. Restiamo in attesa fiduciosi in un positivo riscontro".
Linda Pizzuto (Enpa Crotone)