‘Ndrangheta, Asp Vibo commissariata. Occhiudo: paga decenni di abbandono
L’azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia finisce sotto commissariamento, per la durata di diciotto mesi: una decisione assunta dal Consiglio dei Ministri su proposta del titolare del Viminale, Matteo Piantedosi.
Il ministro dell’Interno ha difatti preso atto della relazione del prefetto de capoluogo napitino in cui si sintetizza il lavoro che dal novembre dell’anno scorso ha svolto la commissione di accesso agli atti (QUI), insediatasi a seguito della operazione Mastrale-Carthago (QUI) e che ha passato al setaccio l’azienda arrivando a riscontrare presunte infiltrazioni mafiose.
L’inchiesta, coordinata dalla Dda di Catanzaro, vide coinvolti alcuni dirigenti medici, tra attuali ed passati, e funzionari dell'Asp cui sono state contestate, a vario titolo, diverse accuse tra le quali il concorso esterno in associazione mafiosa e altri reati aggravati dalla mafiosità.
La decisione del Consiglio dei ministri trova intanto la soddisfazione del Governatore della Calabria, per il quale il Cdm avrebbe ravvisato la necessità di proseguire nell’opera di risanamento dell’azione amministrativa “rispetto agli accertati condizionamenti da Per il presidente Roberto Occhiuto, l’accesso agli atti chiesto mesi fa era stato un primo chiaro campanello d’allarme: “L’Asp vibonese - dice - paga decenni di abbandono e di malagestione: per troppo tempo sono state prodotte scorie radioattive che solo grazie all’intervento fermo e deciso dello Stato potremo smaltire più velocemente e in modo efficace".
“Il provvedimento del Cdm si riferisce a fatti avvenuti tanti anni fa, noi negli ultimi tre anni abbiamo tentato di fare andare avanti un’azienda in enorme difficoltà. Ringrazio il commissario straordinario, il generale Antonio Battistini, per l’ottimo lavoro fatto nell’ultimo anno e mezzo” precisa poi il governatore.
Secondo Occhiuto, sotto la gestione Battistini, l’Azienda “ha avviato un positivo percorso di risanamento aziendale, con azioni concrete e per nulla scontate: dall’approvazione del bilancio alla stabilizzazione del personale, dalle iniziative per abbattere le liste di attesa alla riorganizzazione della farmacia territoriale, fino al potenziamento della neuropsichiatria infantile".
L’Asp si è costituita parte civile proprio nel processo penale Maestrale Carthago contro tutti i dipendenti dell’Asp coinvolti, e contro gli aggressori del personale sanitario.
“La Regione Calabria e la struttura commissariale che guido - conclude infine Occhiuto - sono a disposizione dello Stato: con una proficua collaborazione tra istituzioni riusciremo, ne sono certo, a traghettare l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia verso la normalità”.