La ‘ndrangheta al Meazza. Blitz a Milano, 19 arresti: colpito il mondo ultras
Gli uomini della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano, dalle prime ore di stamani, stanno eseguendo un blitz che sta portando alla esecuzione di misure cautelari e di decreti di perquisizione nei confronti di diciannove persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati. In sedici sono finiti in carcere, tre sottoposti ai domiciliari.
Nello stesso contesto altre misure sono state eseguite da militari dello Scico, il Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata e dal Gico del Nucleo Polizia Economico Finanziario delle fiamme gialle.
Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras delle due principali squadre milanesi e i reati ipotizzano sono connessi al giro d’affari legato al contesto calcistico.
Tra i soggetti coinvolti appartenenti alla Curva Nord, spicca anche Andrea Beretta, capo ultras dell’Inter già arrestato agli inizi del mese per l’omicidio di Antonio Bellocco, accoltellato a morte il 4 settembre a Cernusco sul Naviglio (QUI).
LE DUE CURVE
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti gli ultras delle due formazioni meneghine avrebbero controllato diversi settori chiave dello stadio Meazza: dalle estorsioni sulla vendita dei biglietti delle partite, al pizzo sui parcheggi esterni, al controllo della vendita di bibite e gadget.
Quanto alla Curva Nord dell’Inter si contesta l’associazione a delinquere che avrebbe agevolato la cosca di ‘ndrangheta dei Bellocco,
Le manette sono scattate per il capo Beretta così come per il vicecapo Marco Ferdico, e soggetti del direttivo come Renato Bosetti (reggente della curva dopo l’arresto di Beretta per l’assassinio di Bellocco)
Le indagini puntano a far luce su quanto avvenuto negli ultimi sei dentro e fuori lo stadio Meazza: dalla scarcerazione di Vittorio Boiocchi dopo 26 anni di carcere, ammazzato due anni fa.
Dopo il suo omicidio nella Nord scatta la guerra per la successione con l’ascesa di Antonio Bellocco, rampollo del clan di San Ferdinando, e fino al suo di omicidio.
Proprio la ‘ndrangheta, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe avuto un particolare interesse nella gestione del business dello stadio.
Quanto invece alla Curva Sud del Milan, si contesta un’altra associazione a delinquere, senza aggravante dell’agevolazione mafiosa, capeggiata da Luca Lucci, assurto alle cronache anche per la foto, nel 2018, con il leader della Lega Matteo Salvini alla festa per i 50 anni della Curva.
Le manette sono scattate anche per il fratello Francesco e per Christian Rosiello, il bodyguard del cantante Fedez (che non è coinvolto nell’inchiesta), ed anch’egli assurto alle cronache per il pestaggio del personal trainer Cristian Iovino. Arestati anche in questo caso membri del direttivo della Curva Sud.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza che si terrà alle 11:30 presso gli uffici della Procura della Repubblica di Milano alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, del Questore Bruno Megale, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Andrea Fiducia, del Direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì, del Comandante del Servizio Centrale Investigazioni Antonio Quintavalle e di investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.