Conti ed immobili riconducibili alla ‘ndrangheta: maxi sequestro a Milano
Il Tribunale di Milano ha disposto il sequestro preventivo di beni riconducibili all'imprenditore Pasquale Puglia, già condannato in primo grado dal Tribunale di Catanzaro per associazione mafiosa e ritenuto anche al vertice di un presunto sodalizio criminale operante nell'hinterland milanese, dedito alla commissione di reati tributari e fallimentari.
Successive indagini svolte dalla Guardia di Finanza avevano permesso di far emergere una sensibile sproporzione tra i redditi dichiarati dall'imprenditore ed i beni posseduti, tra cui diversi immobili ubicati a Milano e provincia e notevoli disponibilità economiche sui conti correnti. Circostanze considerate incompatibili con quanto dichiarato anche dal nucleo familiare, al punto da far scattare ulteriori controlli.
per gli inquirenti Puglia, infatti, sarebbe stato a capo di un gruppo che avrebbe commesso reati tributari e fallimentari, e che sarebbe stato anche in grado di fornire manodopera in modo illecito, il tutto con il fine di agevolare i proventi da devolvere poi ad una cosca di 'ndrangheta legata al clan dei Mancuso, ossia quella dei Melluso. A tal proposito, i giudici non hanno esitato a definirlo come soggetto socialmente pericoloso.
Il sequestro preventivo, eseguito questa mattina dal nucleo Gico della Guardia di Finanza, ha portato dunque al sequestro di diversi immobili e conti correnti, per un valore stimato complessivamente in circa 3 milioni di euro. Su tali beni sono ora in corso le operazioni di immissione da parte della Procura meneghina.