AgriTerranova 2024: filiera, marchi e innovazione per il rilancio economico

Cosenza Attualità

Rafforzare la filiera agroalimentare dalla produzione, alla lavorazione, alla commercializzazione; ottenere i necessari riconoscimenti di qualità e i marchi specifici per una più efficiente distribuzione sui mercati; perfezionare l’operatività agricola con le più moderne tecnologie; potenziare le prospettive di diversificazione produttiva che concili le colture tradizionali con una nuova gamma di prodotti legati al cambiamento climatico e a nuove logiche di consumo e alimentazione: questi i principali spunti emersi in conclusione della 3 giorni della sesta edizione di AgriTerranova 2024 a Terranova da Sibari.

In uno scenario organizzativo, nella suggestiva cornice agricola del piccolo borgo jonico, che ha visto l’impegno offerto da oltre 30 standisti enogastronomici, artigianali e commerciali e la partecipazione di più di 2.000 persone, si è compiuto un deciso passo avanti nell’obiettivo strategico di questo tipo di iniziative: non più soltanto un progetto di valorizzazione della produttività locale, ma la ricerca di soluzioni e sbocchi concreti per la propria imprenditorialità. In questa direzione, un grande stimolo giunge dalla connessione al mondo Slow Food Magna Graecia-Pollino che ha aperto ad opportunità di collaborazione sostanziali nel campo della difesa e valorizzazione delle produzioni.

"Contestualmente - scrivono i promotori - da AgriTerranova 2024 si afferma un messaggio di implementazione di tutte le iniziative portate avanti in modo meritorio dalla Regione Calabria per nuove politiche di rilancio che puntino su infrastrutture, innovazione e imprenditorialità.

In particolare, accanto agli interventi attivi di professionisti, rappresentanti delle più importanti categorie agricole e imprenditori del settore, si è evidenziato l’impegno costante dell’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, e del Commissario straordinario dell’Arsac, Fulvia Caligiuri, che non ha fatto mancare il finanziamento necessario alla manifestazione e alle aziende espositrici.

L’Associazione AgriTerranova ha sottolineato, infine, la “centralità dello sforzo organizzativo reso possibile dalla collaborazione con la Pro loco Thurium Novum ed il mondo associativo e dei produttori che ha raccolto il grande interesse dei cittadini e delle Istituzioni. Ciò dimostra che i piccoli borghi, come ragione di esistenza, devono rafforzare l’offerta naturale della loro tradizione agricola e culturale”.