Anziana assassinata nel Tarantino: convalidato il fermo, il figlio resta in carcere

Cosenza Cronaca

Salvatore Dettori resta in carcere: a deciderlo il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Taranto che ha convalidato il fermo a carico del 46enne accusato dell’omicidio della madre, Silvana La Rocca, 73enne ex insegnante originaria di Saracena, nel cosentino, uccisa con diverse coltellate nel cortile della sua villetta a Marina di Leporano.

Come noto, il presunto assassino, ex sottufficiale della Marina militare, ha confessato l’omicidio, avvenuto giovedì scorso, confermando al pm Salvatore Colella quando già raccontato ai carabinieri e fornendo ulteriori informazioni utili per comprendere il movente.

Da quanto appreso pare che tra madre e figlio vi fossero dei rapporti conflittuali dovuto presumibilmente alla sua precaria situazione economica: il 46enne aveva acceso anche un mutuo per comprare casa a Pulsano ma non riuscendo a pagare le rate aveva accumulato un debito consistente.

Secondo il suo racconto, dunque, la vittima non avrebbe accettato di ospitarlo nella casa di Marina di Leporano, ma anche della gestione dello stesso immobile che sarebbe stato diviso per successione tra la 73enne e i suoi due figli, uno dei quali vive all’estero.

Oltre a queste dichiarazioni però, Dettori ne avrebbe aggiunte altre ritenute dagli inquirenti inverosimili, come ad esempio che la madre, sotto l’influenza di altre persone, lo costringesse a mangiare carne umana, nella fattispecie quella del padre defungo, Cataldo Dettori, deceduto nel 2022 in un incidente di lavoro all’Ilva, dove lavorava come operaio.

Altra ossessione dell’uomo quella di esser circondato da vampiri: da qui il racconto di aver colpito la mamma dapprima dietro la nuca e, poi, non essendo morta sul colpo, di averle inferto diverse coltellate alla gola, all’addome e allo sterno. Lo scopo, stando sempre alle sue parole, sarebbe stato quello prelevarle il cuore. Poi sarebbe rimasto a vegliarla “fino al momento del suo ultimo respiro”.