Tragedia di Steccato di Cutro, “Io non mi sono voltato” raccontato a Cotronei
Continuano gli incontri organizzati in giro per la Calabria per la presentazione del libro “Io non mi sono voltato” di Luigi Macrillò, il libro dedicato al naufragio dei migranti di Steccato di Cutro (QUI).
Ieri sera è stata la volta di Cotronei che ha visto la partecipazione attiva della comunità che ha incalzato l'autore con numerose domande ed interventi, data la tematica ancora molto sentita tra i crotonesi ma anche tra i calabresi.
Macrillò ha voluto ringraziare fortemente il Sindaco della cittadina, Antonio Ammirati, l'assessore Elisabetta Fragale e tutta la giunta comunale, per l’accoglienza e per la partecipazione dell'intero esecutivo e del Presidente del Consiglio, “segno di un attaccamento dell'amministrazione comunale verso il tema della cultura e verso l'opera ... e la sua narrazione della tragedia di Steccato di Cutro”, ha ribadito l’autore.
Tante le domande rivolte a Macrillò da Gianni De Simone, editore dello stesso libro con la sua Publigrafic casa editrice. Nell'incontro è stato trattato il tema dei viaggi della speranza nel Mediterraneo e sono state ricordate le gesta dei tanti volontari accorsi sulla spiaggia di Steccato di Cutro quel triste giorno di febbraio di un anno fa.
Presente anche il parroco della cittadina, Don Francesco Spadola, che ha avuto parole di elogio per l'autore del libro. Infine sono state rievocate le tante dediche che lo stesso Macrillò ha riportato nel libro a ricordo delle vittime della tragedia.
Nei tanti interventi del pubblico presente nella sala conferenze di Cotronei, non sono mancati alcuni cenni polemici verso quello che poteva essere fatto per evitare la tragedia. L'autore, ricordando di aver voluto evitare polemiche nel proprio libro, ha invitato a leggerlo per comprendere come “qualcuno si è voltato dall'altra parte”.