Crotone. Nuovo vescovo: “la nostra chiesa coltiverà l’incontro”. In città a fine febbraio

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don Alberto Torriani

Sono state parole di ringraziamento al Santo Padre così come di benvenuto al nuovo arcivescovo quelle dette da monsignor Claudio Maniago, amministratore apostolico della diocesi di Crotone-Santa Severina, dopo aver letto dall’altare della Chiesa dell’Immacolata l’annuncio ufficiale dell’elezione del nuovo arcivescovo don Alberto Torriani (QUI).

Davanti ad una folta platea di rappresentanti del clero e di fedeli, che ha accolto con un forte applauso la notizia, Maniago ha fatto sapere che l’ordinazione a Milano di don Torriani avverrà nel Duomo di Milano il prossimo 22 febbraio, alla presenza di una delegazione calabrese e crotonese, e che successivamente il nuovo vescovo arriverà in città.

Durante la mattinata è stato letto anche un messaggio inviato dal nuovo pastore della chiesa pitagorica, che è partito da una citazione dalle Città invisibili di Italo Calvino, ed in cui ha detto di “prendere sul serio le parole di Papa Francesco quando invita a coltivare l’incontro e farlo divenire lo stile del nostro essere Chiesa” assicurando così che “Sarà questa la mia prima preoccupazione dei prossimi mesi”.

Don Torriani ha sottolineato ancora di aver scritto “questo saluto mentre il turbinio di emozioni e il tumulto dei pensieri non si sono ancora placati nel cuore”. “Non vi nascondo - ha poi confessato - che anche qualche lacrima ha solcato il mio volto dopo aver ricevuto dal Santo Padre questa nomina come vostro nuovo pastore perché ne sento la sproporzione ma anche la grazia del dono”.

So che molti hanno preparato il nostro incontro con operosità nella preghiera e nella corresponsabilità ecclesiale affinché continuasse la fase profetica del Cammino Sinodale in vista anche del Giubileo della Speranza del 2025 che per la nostra comunità diocesana vuol dire l’arrivo di un nuovo Pastore”, ha infine concluso il vescovo eletto.

L’arcivescovo Maniago ha rimarcato che si tratta di un sacerdote diocesano, particolarmente legato, per le sue trascorse attività, al mondo della scuola. Ed è anche relativamente giovane, avendo appena solcato la soglia dei 50 anni.

Infine, congedandosi dalla platea, ha affidato il nuovo pastore “all'intercessione della Madonna di Capocolonna e dei santi patroni Dionigi e Anastasia, invocando forza e saggezza per l'inizio del suo ministero episcopale”.