Crotone. Il nuovo questore si presenta, ai più deboli: “la mia porta sarà sempre aperta”

Crotone Cronaca
Renato Panvino (al centro)

Si è presentato stamani, poco prima di mezzogiorno, alla stampa ed alla città, il nuovo questore di Crotone Renato Panvino, 56enne reggino, figlio d’arte essendo suo padre un appartenente alla Polizia.

Il nuovo capo della polizia cittadina ha esordito dicendosi “orgogliosamente calabrese” ed altrettanto orgoglioso di iniziare il suo primo giorno da questore proprio in questa regione, non nascondendo l’emozione da “primo giorno di scuola”.

Panvino ha voluto poi ringraziare il capo della polizia Vittorio Pisani, anch’esso calabrese, per avergli conferito questo incarico, soprattutto nella sua terra, dove ha detto di sentire “un profumo che inebria”.

Quanto al curriculum, il neo Questore, dopo l’ingresso in Polizia di Stato, nel 1988, tra i suoi incarichi più rilevanti ha ricoperto quello di capo del centro operativo della Direzione investigativa antimafia di Catania.

In Calabria, invece, ha lavorato accanto a Nicola Gratteri, guidando il reparto catturandi, ed è stato - come ha raccontato ai giornalisti presenti - tra i protagonisti dell’arresto degli autori della strage di Duisburg, oltre che di molti altri latitanti.

Ha citato, poi, la sua famiglia, che ha ringraziato, così come i poliziotti che hanno con lui operato in questi anni. Ha poi proseguito comunicando il suo amore per il mare e di sentirsi, da oggi, un cittadino crotonese.

Tra gli obiettivi prefissati si è posto quello di rendere la Questura trasparente, “un palazzo di vetro, per far vedere ai cittadini come funziona la giustizia”. E a chi subisce vessazioni fa sapere che la sua portaè sempre aperta”.

Tra le sue priorità, poi, ci sono anche il contrasto alla violenza di genere ed al bullismo e, naturalmente, la lotta all’antistato, contro il quale ha garantito non ci saranno tentennamenti, puntando a far venir meno il consenso acquisito.

Panvino si è infine rivolto ai ragazzi chiedendo loro di sostenere i più deboli e coloro che subiscono delle angherie, standogli accanto in maniera concreta, piuttosto che imperversare sui social.