“Pizzo” sui lavori edili: in due finiscono in carcere nel crotonese
Con l’accusa di aver tentato una estorsione ai danni di un imprenditore edile di Strongoli, due persone sono state arrestate stamani dai carabinieri di Crotone, che hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
I fatti contestati, tra l’altro aggravati dal metodo mafioso, risalirebbero al periodo compreso tra il 26 novembre ed il 12 dicembre dell’anno scorso.
Secondo quanto ricostruito dagli uomini del Nucleo Investigativo, anche grazie alle acquisizioni delle immagini degli impianti di videosorveglianza, sarebbero stati almeno tre gli episodi in cui gli indagati - tra cui uno che è già gravato da una precedente condanna poiché considerato un affiliato alla ‘ndrangheta strongolese - avrebbero preteso che l’impresario, impegnato nello svolgimento di alcune commesse pubbliche e in diverse altre private, gli pagasse immediatamente tremila euro.
In pratica avrebbero imposto il “pizzo” sui lavori in corso gestiti dallo stesso imprenditore, di cui è stata anche determinante la collaborazione per arrivare ad arrestare i due presunti estorsori, per i quali stamattina si sono spalancate le porte delle Casa Circondariale di Catanzaro.