In aumento gli infortuni sul lavoro in Calabria: i dati di Inail
Non è una notizia positiva per la Calabria, purtroppo, quella che giunge da un recente report di INAIL, Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro: nelle rilevazioni più recenti, ovvero quelle del mese di dicembre 2024, gli infortuni sul lavoro verificatisi in regione sono aumentati.
Prima di entrare nel dettaglio e di scoprire le statistiche, tuttavia, è opportuno specificare che cosa si intende per “infortunio sul lavoro”; non è affatto raro, infatti, che episodi simili siano confusi con altre fattispecie.
Cosa intende la Legge per "infortunio sul lavoro"
L’infortunio sul lavoro è un sinistro che coinvolge il lavoratore nel mentre è intento a prestare la sua opera; tali eventualità, tuttavia, devono essere ben distinte dalla malattia professionale.
In entrambi i casi vi è un nesso di casualità tra lo svolgimento dell’attività lavorativa e l’insorgere di una lesione, tuttavia nell’infortunio il danno è immediato, proprio perché l’infortunio è di per sé un episodio violento, nella malattia professionale, invece, la lesione non è immediata, anzi tende a manifestarsi solo dopo lungo tempo.
Per essere più chiari, facciamo alcuni esempi pratici: se un lavoratore dovesse subire un colpo al capo dovuto alla caduta di un oggetto dall’alto, si è chiaramente in presenza di un infortunio, se invece il lavoratore matura, nel tempo, una patologia respiratoria, che si dimostra essere dovuta alla respirazione di sostanze nocive nel luogo in cui presta la sua opera, allora si rientra nella malattia professionale.
La Legge tutela il lavoratore da entrambe le minacce e, al contempo, obbliga il datore di lavoro a prendere tutti i dovuti accorgimenti: restando negli esempi precedenti, se i lavoratori operano in un contesto in cui vi è il rischio che degli oggetti cadano dall’alto, questi dovranno indossare caschi e adeguate protezioni (i DPI, Dispositivi di Protezione Individuale, variano proprio in funzione del tipo di attività svolta e dei rischi specifici che la contraddistinguono), se invece nell’ambiente di lavoro vi sono delle sostanze nocive che possono essere inalate, queste dovranno essere eliminate facendo ricorso a strumentazioni professionali come quelli visionabili nel sito web dell’azienda Depureco, specializzata in aspiratori industriali.
Non tutti lo sanno, ma un infortunio sul lavoro può configurarsi anche nel tragitto che il lavoratore compie per raggiungere il luogo in cui presta la sua opera: in casi simili si parla di infortunio in itinere.
Anche un incidente in auto, dunque, può configurare un infortunio sul lavoro, a patto che sussistano determinate condizioni, ad esempio il fatto che il lavoratore abbia compiuto il tragitto più breve e razionale per raggiungere il luogo di lavoro e, ovviamente, che abbia rispettato il codice della strada.
Fatte queste utili premesse, andiamo a scoprire i dati ufficiali di INAIL.
Più infortuni sul lavoro in Calabria, dato opposto al trend nazionale
Come si diceva, il numero di infortuni sul lavoro verificatisi in Calabria è aumentato: nel confronto tra dicembre 2024 e dicembre 2023, infatti, si è registrato un trend del +1,6%.
Tale percentuale non è trascurabile, ciò è evidente, ma risulta ancor più negativa laddove la si rapporti al dato nazionale: effettuando il medesimo confronto su base annua, infatti, in Italia gli infortuni sul lavoro sono diminuiti del -1,9%.
La riduzione degli infortuni sul lavoro su scala nazionale è emersa in modo lampante anche nella statistica che rapporta il numero di denunce pervenute ad INAIL alla quantità di occupati, un dato, questo, ancora più significativo, proprio perché tiene conto dei reali livelli di occupazione: nel 2023 si sono verificati 1.777 casi di infortunio sul lavoro ogni 100.000 abitanti, mentre nel 2024 sono stati 1.724, ovvero il -3%.
È assolutamente necessario, dunque, che in regione si riesca subito ad invertire questa tendenza, tutelando maggiormente l’incolumità dei lavoratori impiegati nei settori più disparati.