Sanità. Lea, la Calabria risale la china. Gimbe: progressi ma anche criticità

Calabria Salute
Roberto Occhiuto e Nino Cartabellotta

Nel 2023 la Calabria ha registrato un aumento del punteggio Lea, i Livelli essenziali di assistenza sanitaria, in tutte e tre le principali aree - ovvero prevenzione, distrettuale e ospedaliera - segnando un incremento complessivo di 18,21 punti, passando da 135,25 a 153,46.

Un recupero che ha compensato, in parte, il crollo di -24,74 punti registrato tra il 2021 e il 2022, quando il punteggio era sceso da 159,99 a 135,25.

Entrando un po’ più nel dettaglio, tra il 2022 e il 2023, il punteggio dei Lea della prevenzione aumenta da 36,59 a 43,82 (+7,23 punti); in quella distrettuale da 34,88 a 40,48 (+5,60 punti); in quella ospedaliera da 63,78 a 69,16 (+5,38 punti).

Quanto all’area della prevenzione, va ricordato, la Regione Calabria ha richiesto una rettifica del punteggio Lea al Ministero della Salute, in quanto secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale Vaccini le coperture vaccinali sono superiori al 90% per il 2023: in caso di rettifica, la regione risulterebbe adempiente anche per la prevenzione.

“Tuttavia nonostante i miglioramenti e l’eventuale rettifica nell’area della prevenzione, la Calabria risulterebbe ancora inadempiente per il 2023, poiché il punteggio nell’area distrettuale rimane comunque inferiore alla soglia di 60 punti” afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Gimbe, fondazione indipendente che da anni divulga il proprio know-how con diverse iniziative di formazione e ricerca sulla sanità italiana.

Il Ministero della Salute, lo ricordiamo, valuta annualmente l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero l’insieme delle prestazioni sanitarie che tutte le Regioni e Province autonome sono tenute a garantire gratuitamente o fronte del pagamento del ticket.

Si tratta di una vera e propria “pagella” per i servizi sanitari regionalispiega ancora Cartabellotta - che stabilisce quali Regioni sono promosse (adempienti), pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e quali invece vengono bocciate perché inadempienti”.

A partire dal 2007 le Regioni con un disavanzo nel conto economico, vengono sottoposte ai Piani di rientro, un meccanismo di affiancamento da parte dei Ministeri della Salute e dell’Economia e Finanze, finalizzato a ristabilire l'equilibrio economico-finanziario nella continua erogazione dei Livelli, che nei casi più critici può portare fino al commissariamento della Regione.

IL NUOVO SISTEMA DI GARANZIA

Dal 2020 laGriglia Lea” è stata sostituita dal Nuovo Sistema di Garanzia (l’NSG), che valuta le Regioni attraverso gli indicatori CORE, suddivisi in tre aree: appunto quelle della prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera.

Per ciascuna area, le Regioni possono ottenere un punteggio tra 0 e 100 e vengono considerate adempienti se raggiungono almeno 60 punti in tutte le tre aree. Al contrario, se il punteggio è inferiore a 60 anche in una sola area, la Regione risulta inadempiente.

L’ultimo report del Ministero della Salute, pubblicato il 15 luglio 2024, e relativo al 2022 annovera la Calabria come inadempiente in quanto nell’area della Prevenzione (36,59) e in quella Distrettuale (34,88) ha ottenuto punteggi inferiori a 60. Solo nella ospedaliera, con un punteggio di 63,78, ha superato la soglia.

Utilizzando i risultati preliminari 2023 forniti dalla Regione Calabria - prosegue il presidente GImbe - abbiamo condotto una valutazione indipendente per analizzare variazioni tra il 2022 e il 2023, sia in termini di punteggi nelle tre aree, sia rispetto ai valori dei singoli indicatori. L’obiettivo era quello di individuare i progressi ottenuti e le criticità tuttora esistenti su cui intervenire per raggiungere l’adempimento ai LEA da parte della Regione”.

Da qui i punteggi che abbiamo anticipato ad inizio articolo. “Al fine di identificare il miglioramento o peggioramento delle performance, è stata effettuata un’analisi comparativa tra i risultati ottenuti dalla Regione Calabria nel 2022 e quelli preliminari del 2023 sul valore dei singoli indicatori” evidenzia ancora Cartabellotta.

Complessivamente su 29 indicatori: 21 (72,4%) mostrano un miglioramento, 7 (21,1%) registrano un peggioramento e un indicatore (3,4%) risulta stabile.

L’AREA PREVENZIONE

Quanto all’Area Prevenzione (Tabella/Foto 2), 7 degli 8 indicatori mostrano un trend in miglioramento, seppur con variazioni di entità diversa.

L’unico indicatore in lieve peggioramento è il tasso di copertura per lo screening del carcinoma della mammella (da 8,61 nel 2022 a 8,11 nel 2023). Va rilevato che le coperture vaccinali per l’esavalente (88,09%) e la trivalente (87,71%) riportate nei risultati preliminari 2023 dal Ministero della Salute si attestano al di sotto della soglia minima del 90% necessaria per l’attribuzione del punteggio, che per la Regione Calabria continua quindi ad essere pari a 0.

Considerato che, secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale Vaccini, per l’anno 2023 tali coperture sono superiori al 90%, la Calabria ha richiesto una rettifica del punteggio Lea al Ministero della Salute.

Nell’area prevenzione la criticità più rilevante riguarda la copertura molto bassa per tutti gli screening oncologici, con particolare riferimento a quello per il tumore del colon-retto.

L’AREA DISTRETTUALE

Nell’Area Distrettuale (Tabella/Foto 3), 8 dei 12 indicatori mostrano un trend in miglioramento, seppur con variazioni di entità diversa, mentre 4 risultano in peggioramento.

Tra i progressi più significativi si evidenzia il miglioramento nell’assistenza domiciliare (D22Z) e nel trattamento socio-sanitario degli over 75 non autosufficienti (D33Z).

Nell’area il punteggio LEA risulta pari a zero per due indicatori: “Intervallo Allarme-Target dei mezzi di soccorso” dove, nonostante il progressivo miglioramento negli ultimi anni il valore rimane ancora al di sopra di 22,7434 minuti, soglia al di sopra della quale il punteggio attribuito è pari a zero.

Ovviamentespiega Cartabellottaquesta soglia unica per tutte le Regioni, finisce inevitabilmente per penalizzare tutte le Regioni con un territorio prevalentemente montuoso e criticità nella viabilità”.

Il secondo indicatore a cui viene assegnato il punteggio LEA pari a zero è quello relativo alle liste di attesa per criticità legate al flusso dati che la Regione Calabria riferisce di aver risolto per l’anno 2024.

L’AREA OSPEDALIERA

Nell’Area Ospedaliera (Tabella/Foto 4), infine, 6 dei 9 indicatori mostrano un trend in miglioramento, seppur con variazioni di entità diversa, 2 risultano in peggioramento ed 1 è stabile.

L’area ospedalieraconclude Cartabellotta - risulta già adempiente, ma anche suscettibile di ulteriori miglioramenti”. In particolare la percentuale di colecistectomie laparoscopiche con degenza inferiore a 3 giorni, la percentuale di parti cesarei primari e la mortalità a 30 giorni dal primo ricovero per ictus ischemico.