Crotone. Bimba investita e uccisa a Cantorato, pena ridotta per 20enne
La Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro ha derubricato in omicidio stradale colposo il reato di omicidio volontario e di lesioni personali originariamente contestato a Giuseppe Pio De Fazio, il 20enne che nel marzo del 2022 investì ed uccise col suo furgone Taisiia Martseniuk (QUI), una bambina ucraina all’epoca di appena di cinque anni, ferendo gravemente il ragazzo di 17 anni che la teneva in braccio, Francesco Pio Macrì.
In ragione di ciò per De Fazio la condanna inflitta dal Gup di Crotone, in primo grado, nell’ambito del processo celebrato col rito abbreviato, nel dicembre del 2023 (QUI), è stata ridotta da diciotto a quattro anni di reclusione.
Contestata la volontarierà
I giudici d’Appello hanno accolto quindi la richiesta dei suoi difensori, gli avvocati Aldo Truncè e Salvatore Iannone, riaprendo l'istruttoria dibattimentale nel corso della quale i due legali hanno contestato la volontarietà del gesto da parte dell’imputato, ipotesi sostenuta dall’accusa, per la quale il vero scopo del 20enne sarebbe stato proprio di investire Macrì, per vendicarsi del fatto che fosse legato sentimentalmente ad una ragazza ucraina di cui De Fazio si era invaghito.
Distratto dal telefonino
I suoi legali, però, hanno sostenuto che l’incidente di quella sera sia stato provocato invece da una distrazione di De Fazio dovuto all’uso, in quel momento, dello smartphone con cui stava chattando e inviando foto sui social network.
Anche il Procuratore generale Alba Sammarco aveva chiesto la riqualificazione del reato, chiedendo la condanna del 20enne a dieci anni di reclusione.
