Protesta lavoratori linee Taurensi, intervento del presidente Raffa
Nella protesta dei lavoratori delle linee “Taurensi” delle Ferrovie della Calabria si registra la mediazione del Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria Giuseppe Raffa. All’assemblea permanente di ieri pomeriggio, caratterizzata da momenti drammatici dovuti all’esasperazione delle maestranze salite sul tetto della sede dell’azienda, il presidente Raffa ha contribuito a stemperare i toni di una vertenza che rimane preoccupante dal punto di vista socio – occupazionale. “Dall’incontro di ieri – sottolinea Giuseppe Raffa – è emersa la volontà di affrontare in modo radicale il problema relativo ai collegamenti su rotaia e gomma per consentire la mobilità dei cittadini dell’entroterra della Piana di Gioia Tauro. Non è comprensibile, infatti, che le Ferrovie della Calabria sospendano il servizio, che invece dovrebbe essere incentivato e migliorato qualitativamente, adducendo problemi di sicurezza dei collegamenti in atto”. Il Presidente dell’Amministrazione Provinciale, sulla vicenda, sottolinea che l’Ente da lui guidato, “d’intesa con i sindaci dei Comuni della Piana e il governatore Giuseppe Scopelliti, si renderà soggetto attivo e di stimolo nella vertenza e, ove necessario, interverrà per contribuire alla messa in sicurezza dei percorsi interessati al servizio. Il nostro compito è anche quello di essere accanto ai lavoratori che lottano per mantenere i livelli occupazionali e ai cittadini che reclamano l’efficienza di servizi vitali, come quello del settore dei trasporti. La protesta – conclude il Presidente dell’Amministrazione Provinciale – è stata sospesa anche grazie alle assicurazioni del Governatore della Calabria, il quale si è reso disponibile a prendere parte ad un incontro, in programma venerdì prossimo a Gioia Tauro, teso ad affrontare un tema così delicato, il servizio delle linee Taurensi, fonte di gravi disagi alla collettività, soprattutto se dovesse passare la decisione assunta dalle Ferrovie della Calabria di chiudere il tratto ferrato Gioia – Cinquefrondi, dopo la tratta di Palmi.”