Condizionamenti mafiosi. Sciolti i Comuni di Casabona e Badolato

Calabria Cronaca

Su proposta del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il Consiglio dei Ministri ha disposto lo scioglimento, per presunti condizionamenti della ‘ndrangheta, dei Comuni di Casabona e di Badolato.

Entrambe le amministrazioni sono state interessate da inchieste condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, e che hanno portato all’arresto sia del sindaco del centro in provincia di Crotone, Francesco Seminario (di area Pd), che del collega dell’ente del catanzarese, Giuseppe Nicola Parretta (lista civica).

Per quanto riguarda il primo cittadino di Casabona, il suo nome compare nell’inchiesta Nemesis (QUI), che risale al novembre dell’anno scorso, e che ha riguardato presunte ingerenze della cosca Tallarico proprio nella gestione del Comune.

Parretta, a fine gennaio, è stato invece coinvolto in una operazione anche in questo caso su presunte ingerenze (QUI) della criminalità organizzata, in questo caso del clan Gallace, nella gestione dell’ente catanzarese. Il sindaco è finito in arresto insieme al vicesindaco Ernesto Maria Menniti ed al presidente del Consiglio comunale Maicol Paparo.