25 Aprile, Tarsia celebra la liberazione e riparte dalla cattedra della pace
Per il suo grande impegno verso Ferramonti di Tarsia quale luogo simbolo per la costruzione di una cultura della pace e per la Cattedra della Pace, e fare di Ferramonti il punto di riferimento del mondo della cultura, della scuola, delle istituzioni civili e religiose, delle associazioni di volontariato e della società civile per contribuire alla soluzione pacifica dei conflitti ma anche e soprattutto alla costruzione degli anticorpi culturali affinché si prevenga l'insorgenza dei populismi che hanno sempre portato la guerra, e delle controversie internazionali, interstatuali e tra i popoli con l'ambizione finale di costruire un nuovo umanesimo, un nuovo rinascimento.
È, questa, la motivazione impressa sulla pergamena di conferimento della cittadinanza onoraria formalmente riconosciuta da Tarsia, città della pace e Medaglia d’Argento al Merito Civile, nel 2019 al professore Giancarlo Elia Valori, docente universitario, manager e tra più importanti osservatori delle dinamiche geopolitiche, che il sindaco Roberto Ameruso ha consegnato ufficialmente nei giorni scorsi a Roma in occasione dell’evento dal titolo dal titolo Mondializzazione nuovo paradigma di sviluppo multipolare.
Promosso da Roma Capitale in collaborazione con la Fondazione di Studi Internazionali e Geopolitica, la Camera di Commercio di Roma e l’Associazione Italia-Cina per lo sviluppo Economico e Multicultura, l’evento ha offerto l’occasione di riprendere il discorso sul progetto della Cattedra della Pace a Ferramonti, avviato all’indomani del riconoscimento della Cittadinanza onoraria, interrottosi a causa della pandemia e, nelle intenzioni del professore Valori, immediatamente accolte con entusiasmo dal primo cittadino, meritevole di trovare continuità.
"Insieme al professore Valori – ricorda il Primo Cittadino – vogliamo dare ancora più vigore a quel processo di valorizzazione di quello che può essere considerato, a tutti gli effetti, uno dei Marcatori Identitari Distintivi più emblematici della Calabria: Ferramonti, un luogo che – come più volte sottolineato dal Direttore del Museo di Ferramonti, Teresina Ciliberti - nonostante sia stato prima spazio incontaminato, poi per lungo tempo luogo abbandonato e ferito dalla violenza della storia, può e deve essere considerato oggi anche e soprattutto un luogo convalescente e perciò risanabile; un luogo-simbolo dove la cura, costante e quotidiana, si deve, non a guardiani, ma a giardinieri della memoria".
"Ed è proprio con questa consapevolezza che a Ferramonti – sottolinea il Sindaco invitando cittadini, associazioni e i giovani del territorio a partecipare alla manifestazione - celebreremo la Festa della Liberazione. Questo campo – aggiunge - che ha visto l'ingiusta reclusione di tanti esseri umani, ci ricorda costantemente il valore della libertà e della democrazia, conquiste per le quali molti hanno sacrificato la propria vita. La memoria di Ferramonti, tra le componenti distintive del costruendo progetto di destinazione turistica di Tarsia, è un filo rosso che deve essere riavvolto costantemente per costruire il nostro presente per non commettere gli errori del passato rivendicando con fermezza i valori della pace e dell’inclusione".
La giornata commemorativa inizierà alle ore 9 con la deposizione di una corona d'alloro all’interno del Campo di Ferramonti, accompagnata dalla solenne benedizione di don Cosimo Galizia, parroco di Tarsia. A seguire, alle ore 9.30, previsti i saluti istituzionali che vedranno gli interventi di numerose autorità e rappresentanti istituzionali. All’intervento del primo cittadino seguiranno quelli di Umberto Filici, membro del Comitato Tecnico Scientifico di Ferramonti; di Brunella Stancato, Presidente di Anziani Italia ETS - APS, di Teresina Ciliberti, Direttore del Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia, di Egidio Caputo, Segretario del Circolo Anziani Maria Santissima di Tarsia, di Luigi Veraldi, Segretario Confederale della CGIL Calabria, e di Vittorio Cappelli, Direttore Scientifico dell'Istituto Calabrese Storia Contemporanea. Alle ore 11 l’Associazione Campo Ferramonti APS 1940-1945 svelerà la lapide commemorativa in onore dei militari tarsiani internati e caduti nei lager nazisti negli anni 1943-1945.
La cerimonia di quest’anno, che coincide con il lutto nazionale decretato per la morte di Papa Francesco, avrà un valore ancora più simbolico. L'evento, infatti, promosso dall’amministrazione comunale, in partnership con il Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia, il Circolo Anziani Maria Santissima, Anziani Italia (Rete Associativa Aps) e il Parco Letterario "Ernst Bernhard", sarà aperto da una marcia silenziosa alla quale sono stati invitati a partecipare tutti i sindaci della Provincia di Cosenza, durante la quale sarà portata la grande sciarpa della pace benedetta proprio dal compianto pontefice.