25 aprile: la Cgil Cosenza ricorda il giovane partigiano Bianco
“Di questa giornata mi ha colpito particolarmente un’immagine bellissima: due anziani compagni che depositano la corona al Monumento ai Caduti e dietro i ragazzi dell’istituto comprensivo di Grimaldi. Un simbolico passaggio di testimone dei valori di libertà e democrazia che sono il fondamento della nostra Costituzione”. L’intervento di Giovanni Donato, segretario della Cgil di Cosenza, fotografa alla perfezione lo spirito delle celebrazioni del 25 aprile che, nell’anno del centenario, il sindacato ha voluto dedicare a Basilio Bianco, giovane partigiano di Grimaldi ucciso a Biella dai nazi-fascisti. La Cgil di Cosenza e lo Spi Cgil di Cosenza hanno ricordato la memoria di Bianco consegnando una borsa di studio a due allieve dell’Istituto grimaldese: Ludovica Miniaci, che frequenta la terza media, e Martina Venia Saccomanno, alunna della quinta elementare.
La giornata si è aperta con la deposizione di due corone di alloro in Largo dei Partigiani e successivamente al Monumento ai Caduti. Spazio quindi al saluto di Giannino Dodaro, segretario dello Spi Cgil di Cosenza: “Il 25 aprile è e dovrà essere sempre la festa di tutti gli italiani”. “Grazie al sindacato oggi un piccolo centro come il mio assurge agli onori della cronaca provinciale – ha aggiunto Giovanni Notarianni, sindaco di Grimaldi -. Ringrazio la città di Biella che per settanta anni ha conservato i resti di Bianco, prima che l’anno scorso ritornassero nel paese natale. Per loro, Basilio era ‘il partigiano’”.
Giovanni Bruno Bossio, presidente dell’associazione ‘Carlo Mileti’, ha lanciato un appello alle istituzioni “affinché ci aiutino a realizzare un monumento a Bianco e a tutti i partigiani calabresi”. “La democrazia è un bene che va trasmesso alle giovani generazioni, ben rappresentate oggi da questi studenti di Grimaldi” ha sottolineato Rosaria Succurro, assessore comunale al Lavoro. Maria Francesca Corigliano, assessore provinciale alla Cultura, si è congratulata con la Cgil “per un centenario ricco di iniziative che vanno nella direzione del dovere del ricordo”. La giornata è stata chiusa da Giuseppe Pierino, dirigente dell’Anpi provinciale, che si è rivolto alle forze sociali e politiche “affinché supportino la nostra opera di recupero delle tante storie di partigiani calabresi che hanno dato un contributo determinante alla liberazione del Paese”.