Meno emissioni, consumi ridotti, e prestazioni elevate: l’importanza di un catalizzatore efficiente

Calabria Tempo Libero

La questione climatica è ormai da tempo stabilmente presente nella nostra quotidianità attraverso televisione e social, e la gravità della situazione richiede azioni urgenti e soluzioni radicali. In questo contesto la lotta all’inquinamento atmosferico, soprattutto nelle grandi città, ha richiamato con decisione l’attenzione di tutti, con un focus particolare sullo stato del parco veicoli nel nostro Paese.

L’impatto sull’ambiente dei veicoli per il trasporto urbano ed extraurbano nel corso degli anni ha trovato alcune soluzioni importanti ed altre se ne cercano nel tentativo di ridurre al minimo le emissioni, soprattutto in città. Una delle armi fondamentali per la riduzione delle emissioni nocive è costituita dal catalizzatore.

Tuttavia, secondo l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), circa il 30% delle auto utilizzate per più di 10 anni presenta un catalizzatore difettoso o usurato, inefficace dunque nella riduzione delle emissioni di idrocarburi, ossidi di azoto e altri gas inquinanti.

Come funziona il catalizzatore

Il catalizzatore è un componente fondamentale del sistema di scarico dell’auto: il suo compito è appunto quello di ridurre le emissioni di gas nocivi trasformando i gas di scarico in sostanze meno inquinanti.

Il suo funzionamento è possibile grazie alla particolare struttura -in grado di aumentare la superficie di contatto con i gas di scarico- rivestita con particolari metalli, detti catalizzatori, che favoriscono le reazioni chimiche attraverso cui è possibile trasformare i gas nocivi in gas meno dannosi per l’ambiente.

Quando i gas di scarico passano attraverso il catalizzatore avvengono principalmente due tipi di reazioni catalitiche: la riduzione, con cui ad esempio gli ossidi di azoto vengono trasformati in azoto e ossigeno, già naturalmente presenti in natura, e l’ossidazione, un processo chimico attraverso cui monossido di carbonio (CO) e idrocarburi reagiscono con l’ossigeno, producendo anidride carbonica (meno dannosa) e acqua.

Danni da usura e malfunzionamenti, i segnali per capire se dobbiamo sostituire il catalizzatore

È importantissimo perciò assicurarsi che il catalizzatore della propria auto non abbia subito danni da usura e non presenti altri tipi di malfunzionamento, perché svolga in modo efficiente il proprio compito. Tra le possibili cause di malfunzionamento potrebbero esserci l’usura dei metalli catalizzatori, che costituiscono il rivestimento della struttura, dovuta alle alte temperature o ai residui di combustione accumulatisi nel tempo, oppure danni meccanici derivanti da sollecitazione eccessive o sinistri.

Quali che siano le cause di ogni eventuale malfunzionamento è importante agire tempestivamente, non solo per ripristinare l’azione filtrante del catalizzatore, ma anche per evitare che i consumi dell’auto aumentino sensibilmente, con grave danno anche per le nostre economie. Si tratta di un componente piuttosto longevo, con una durata media di circa 150'000 km, anche per questo motivo autoparti.it consiglia di sostituire il catalizzatore contemporaneamente al tubo di scarico e alla marmitta anteriore, riducendo i tempi della manodopera e assicurandoti la perfetta compatibilità di tutti i componenti.

È importante a questo punto cercare di capire come fare a sapere se il catalizzatore della nostra auto presenti un malfunzionamento. Per la conferma esistono precisi test diagnostici, ma prima di questo passo è importante porre attenzione ad alcuni semplici indizi: il primo può essere l’accensione della spia motore, che molto spesso si attiva per indicare la presenza di un problema al motore, che, nel nostro caso, potrebbe coinvolgere il sistema di scarico; il secondo indizio da tenere d’occhio è il calo di prestazioni in accelerazione: esso potrebbe indicare un catalizzatore intasato che ostacoli in flusso dei gas di scarico, causando appunto una perdita di potenza; infine, e questo dato attirerebbe subito la nostra attenzione, un aumento del consumo (e dunque della spesa!), potrebbe essere causato dall’azione della centralina che, per compensare una combustione inefficiente, immetta più carburante.

Come sempre una corretta manutenzione è il modo migliore per ottenere prestazioni ottimali e ridurre i consumi, ma nel caso del catalizzatore si tratta anche di un’azione importantissima per il contenimento delle emissioni urbane, un modo attivo e consapevole per difenderci dall’inquinamento e un passo importante verso i grandi obiettivi a cui siamo chiamati.