Naufragio Steccato di Cutro: posizione dei militari, tutto rinviato a luglio
E' stata programmata per il 21 luglio prossimo, l'ultima udienza preliminare del processo sui presunti mancati soccorsi al caicco "Summer Love", naufragato davanti la spiaggia di Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023 (QUI) e nel quale persero la vita 94 persone, tra cui 35 minorenni.
Quattro militari della Guardia di Finanza e due della Guardia Costiera, sono accusati dalla Procura della Repubblica di Crotone, di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, che ipotizza una serie di negligenze e sottovalutazioni nelle operazioni di soccorso del caicco Summer Love.
Esaminate le eccezioni
L'udienza di oggi, lunedì 9 giugno, appena conclusa, è stata aggiornata in quanto sono state esaminate le eccezioni presentate dai responsabili civili citati nel processo - Ministeri degli Interni e delle Infrastrutture e Consap - per essere estromessi dal procedimento. Le eccezioni riguardavano il ritardo nella notifica ed il merito della citazione.
Oltre a quest'ultime richieste, anche l'avvocato Liborio Cataliotti, difensore del tenente colonnello della Guardia di Finanza Alberto Lippolis, ha chiesto di rigettare le eccezioni presentate.
Un'ora di camera di consiglio
Il gup Elisa Marchetto, dopo un'ora di camera di consiglio, ha respinto le richieste di estromissione, in quanto è stato rispettato, da tutte le parti, il termine di dieci giorni per notificare al responsabile civile la citazione nel processo. La questione di merito, invece, dovrà essere dibattuta nell'eventuale processo davanti al collegio penale.
Le nuove richiesta di parte civile
Nella seduta odierna, inoltre, si è discusso a lungo anche su nuove richieste di costituzione di parte civile presentate da alcuni parenti delle vittime - dieci afgani che vivono in Turchia, Iran e Pakistan - i quali sono stati impossibilitati a firmare le procure speciali nelle ambasciate italiane per motivi legati alla loro sicurezza.
Gli avvocati Bona, Stefano Bertone ed Enrico Calabrese già da maggio avevano chiesto all'autorità giudiziaria di permettere a queste persone di avere un visto per entrare in Italia per partecipare al processo, ma senza esito (QUI).
Per questo motivo i legali hanno depositato, nei giorni scorsi, le richieste corredate da alcuni video nei quali i familiari firmavano la procura speciale.
Alla fine della discussione il giudice ha, però, dichiarato inammissibile questa modalità di costituzione. (Ansa)